È finita la storia d’amore tra l’America e il Governatore della Campania De Luca, come nelle migliori relazioni anche questa volta a mettere la parola fine ci ha pensato un terzo incomodo. No, gli americani non hanno dichiarato il loro amore per un altro politico italiano, semplicemente lo sceriffo è andato a toccare una delle poche cosa sacre per gli yankee, dopo il Ringraziamento e la torta di mele: Halloween.
Le esternazioni del Governatore durante la sua ultima diretta social hanno fatto il giro del mondo, tanto da spingere il Washington Post ad occuparsi della questione: pioggia di critiche su De Luca e sulle sue affermazioni inopportune a proposito della festa di Halloween. Il Presidente si sarà offeso?
Critiche del Washington a De Luca dopo le sue esternazioni contro Halloween
Gli americani hanno pochi punti fermi nella loro vita: il Ringraziamento, il primo emendamento, la torta di mele, l’adulterio (si fa ma non si dice, per le apparenze), e Halloween: De Luca è andato a intaccare, armato del suo irrinunciabile lanciafiamme, uno dei pilastri della società americana, il rituale del “dolcetto o scherzetto”, e l’eco delle sue parole è arrivato fino negli Stati Uniti.
Amore finito
Le dichiarazioni d’amore dei mesi scorsi appartengono al passato, tutto dimenticato, Halloween non si tocca. Se l’hashtag #allouin ha spopolato in rete da noi, negli Usa non hanno gradito molto le sue esternazioni, tanto che il Washington Post ha dedicato un articolo feroce all’emergenza covid in Campania, demolendo l’immagine di De Luca e criticando la sua gestione della pandemia (dopo averla ampiamente lodata nei mesi scorsi).
Halloween monumento all’imbecillità
Quella frase che definiva Halloween un “monumento all’imbecillità” non è proprio piaciuta, e il quotidiano ha dato ragione al Corriere della Sera, che aveva accusato De Luca di trattare i cittadini come sudditi.
De Luca si sarà offeso?
Il Governatore non darà peso a queste cose, lui va dritto per la sua strada, per il bene dei cittadini. Ma le sue scelte, coraggiose e controverse, hanno fatto scuola e hanno spinto gli altri Presidenti di Regione, e persino il Governo, ad “imitarlo”, con provvedimenti analoghi. E poi c’è Maurizio Crozza che lo imita alla perfezione ma, si sa, l’imitazione è la miglior forma di adulazione.
L’articolo del Washongton Post