Due persone sono state arrestate e una terza è stata sospesa nel Cuneese per sfruttamento e aggressione di braccianti agricoli nelle vigne delle Langhe. Gli arrestati, di nazionalità marocchina e macedone, e l’uomo albanese sono accusati di intermediazione illecita e violazioni delle normative sull’immigrazione.
Sfruttavano e aggredivano braccianti se si ribellavano a Cuneo
Due persone sono state arrestate a Cuneo con l’accusa di sfruttamento dei braccianti agricoli e aggressioni nei loro confronti in caso di ribellione. Un giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Asti ha disposto gli arresti domiciliari per un uomo marocchino e un macedone, mentre un albanese è stato sottoposto al divieto temporaneo di esercitare attività professionali.
I tre uomini sono accusati di intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro e violazioni delle normative sul soggiorno degli stranieri in Italia. Secondo le indagini, i braccianti lavoravano nelle vigne delle Langhe, subendo gravi abusi da parte degli arrestati. Le forze dell’ordine, dopo accurate investigazioni, hanno proceduto con le misure cautelari per fermare le attività criminali e proteggere i lavoratori agricoli.