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Cyberattacchi in aumento (soprattutto al Sud): come proteggersi

Crescono gli utenti in rete e aumentano, di conseguenza, gli attacchi informatici. Il dato è certificato dall’indagine condotta dall’Osservatorio Cyber security di Exprivia, che al termine del primo semestre 2022 ha registrato un numero di cybercrimini superiore a tutti quelli compiuti nell’intero arco del 2021.
Ma quali sono le tipologie di attacchi informatici attuate dai malintenzionati? Come si distribuiscono sul territorio nazionale? E come è possibile prevenire questi rischi? Approfondiamo questi aspetti nei prossimi paragrafi.

Insufficienti le difese contro i cybercrimini

L’analisi ha lo scopo di comprendere se gli investimenti su tutta l’infrastruttura IT sono bilanciati da quelli sulla cybersecurity. I numeri sembrano dire di no, visto che nei primi sei mesi del 2022 si sono registrati già 1572 attacchi informatici contro i 1355, complessivi, del 2021.

Se poi si sposta la lente sull’anno corrente, ci si accorge che il secondo trimestre segna un aumento degli attacchi del 37% rispetto al primo trimestre. Questo aumento corrisponde a 359 incidenti di sicurezza e 26 violazioni della privacy.

È l’aumento degli attacchi DDoS a preoccupare, dal momento che si ripercuotono sui servizi erogati da istituzioni e aziende private. Ma la distribuzione dei cyber crimini non è omogenea sul territorio nazionale. La ricerca, infatti, ha evidenziato come nel sud Italia i rischi siano maggiori che non per le città del nord. Questo sembra dovuto, in parte, al fatto che il mezzogiorno mostra una minore consapevolezza sui danni che si generano da una cattiva gestione delle cyber sicurezza. Uno degli ultimi attacchi, avvenuto lo scorso giugno, è quello al Comune della città di Palermo.

I consigli per prevenire i rischi

Mostrare consapevolezza è il primo passo per la soluzione del problema. Per poter prevenire i rischi derivanti dalla connessione in rete, è fondamentale anzitutto capire cos’è una minaccia malware, così sarà più facile riconoscerla e, di conseguenza, rimuoverla.

Il primo obiettivo di un malintenzionato è carpire informazioni sensibili, quali password e altri dati di accesso. Per tale motivo, tra le buone pratiche di difesa si menziona l’importanza di non rispondere mai a mail o sms che richiedono l’inserimento dei propri dati.

Inoltre, è importante utilizzare sempre password particolarmente complesse, complete di numeri, simboli, lettere maiuscole e minuscole. Evitare di navigare siti rischiosi, come quelli che propongono download gratuiti di contenuti protetti da copyright (film, canzoni, ecc.), perché sono proprio queste le piattaforme predilette dagli hacker per trarre in inganno gli utenti.

Infine, ricordarsi di assicurare tutti i propri dispositivi con un buon antivirus.

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