I dati dei sensori del diabete verranno inseriti nel fascicolo sanitario elettronico. La prima regione a sperimentare questo sistema sarà la regione Toscana.
Sanità, i dati dei sensori del diabete inseriti nel fascicolo sanitario elettronico
I dati sui livelli di concentrazione di glucosio nel sangue misurati dai sensori comunemente utilizzati dai pazienti diabetici saranno disponibili direttamente nelle cartelle cliniche elettroniche (oltre che nelle applicazioni e nei sistemi forniti dalle aziende produttrici di apparecchiature), che saranno quindi disponibili ai medici. Si tratta di un’esperienza innovativa unica nel campo della sanità pubblica, che semplificherà sia la salute dei pazienti sia le attività di diagnosi e cura di cui sono responsabili i medici.
La novità è stata presentata dal presidente Eugenio Giani insieme all’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. Con loro, il responsabile del settore ‘Sanità digitale e innovazione’ in Toscana Andrea Belardinelli, Graziano Di Cianni, coordinatore della Commissione regionale per le attività diabetologiche e Marco Sonnini, presidente della Federazione Toscana Diabete.
I medici, grazie all’accesso diretto al fascicolo sanitario elettronico o all’integrazione nelle cartelle cliniche elettroniche, avranno a disposizione la storia del paziente che li aiuterà nell’individuazione del percorso di cura più appropriato. La sincronizzazione in tempo reale dei dati semplificherà anche il dialogo tra il medico di medicina generale e medici specialisti, favorendo diagnosi e la definizione di piani terapeutici personalizzati.
La Toscana è la prima regione a sperimentare il sistema
La Toscana è la prima in Italia e in Europa a mettere a punto questa integrazione diretta di dati e ad utilizzare per il telemonitoraggio domiciliare il fascicolo sanitario elettronico di cui tutti i cittadini sono dotati, in netto anticipo peraltro rispetto al progetto nazionale Pnrr che scadrà a dicembre 2025.