Site icon Occhio Notizie

Ddl sicurezza, dalle misure di patrocinio gratuito allo ‘scudo penale’: come il governo cerca di salvaguardare le forze dell’ordine

ddl sicurezza scudo penale tutte misure cosa cambia

Foto di repertorio

Lo ‘scudo penale’ non ci sarà nel ddl sicurezza ma ecco tutte le misure che il governo Meloni vuole introdurre per salvaguardare le forze dell’ordine. Mentre la maggioranza sta valutando una norma per fermare l’iscrizione automatica degli agenti nel registro degli indagati per atti compiuti durante il servizio, la Lega propone di offrire loro il patrocinio gratuito. Nel frattempo, Fratelli d’Italia ha avviato una petizione per sostenere gli uomini in uniforme.

Ddl sicurezza, dalle misure di patrocinio gratuito allo ‘scudo penale’

Non si tratta di uno scudo penale, ma l’idea di introdurre una norma specifica per evitare l‘iscrizione automatica degli agenti nel registro degli indagati per le azioni svolte in servizio è una delle misure che il governo sta considerando per proteggere le forze dell’ordine. Dopo gli scontri avvenuti durante le manifestazioni in memoria di Ramy Elgaml, il 19enne deceduto a seguito di un inseguimento, la maggioranza ha ribadito il proprio sostegno a polizia e carabinieri, che “devono poter operare senza temere conseguenze legali”, ha dichiarato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro in un’intervista a Fanpage.it. Le prime riflessioni all’interno di Fratelli d’Italia erano state suscitate dal caso di un carabiniere indagato per eccesso di legittima difesa, dopo aver sparato e ucciso un uomo che aveva già accoltellato quattro persone nella notte di Capodanno.

Il governo aveva richiesto un encomio solenne per il maresciallo, come suggerito anche da Meloni. In seguito alle tensioni emerse durante le recenti manifestazioni, diversi membri dell’esecutivo hanno annunciato una serie di iniziative a favore degli agenti. Dopo le prime voci su un possibile “scudo penale”, il governo ha precisato che non si tratterà di questo. “Stiamo lavorando a una riforma procedurale che, pur non concedendo impunità a chi commette reati, garantisca diritti e protezioni a chi potrebbe essere indagato in futuro, evitando l’impatto negativo della registrazione e dell’informazione di garanzia, che non è necessariamente legata all’iscrizione nel registro”, ha dichiarato oggi il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Tutte le misure per salvaguardare le forze dell’ordine

“Ci sono problematiche tecniche nel processo penale che si sono rivelate molto critiche e stiamo valutando la possibilità di intervenire a diversi livelli. Non si è mai discusso di un ‘scudo mentale’ inteso come impunità per le forze di polizia e per i medici”, ha aggiunto. La possibile sospensione dell’iscrizione automatica al registro degli indagati per polizia e carabinieri è motivata dalla volontà di tutelare gli agenti da uno strumento che “dovrebbe garantire la difesa di chi è oggetto di un’indagine, ma che si è trasformato in un marchio di infamia, in una condanna anticipata e, in alcuni casi, anche in un ostacolo all’assunzione di cariche pubbliche”, ha continuato il Guardasigilli.

Da Forza Italia assicurano che le nuove norme in fase di elaborazione non garantiranno l’impunità agli agenti che commettono reati. Raffaele Nevi, esponente del partito, ha spiegato: “Il governo sta lavorando a un provvedimento separato, probabilmente un disegno di legge e non un decreto”. Ha inoltre sottolineato che “non deve assolutamente trattarsi di un provvedimento che consenta l’impunità a chi commette reati, anche se fa parte delle forze dell’ordine”. In ogni caso, questa norma non sarà inclusa nel ddl Sicurezza, come confermato da diversi membri della maggioranza. La Lega ha ribadito che il disegno di legge sulla sicurezza, attualmente bloccato in commissione al Senato, “deve essere approvato così com’è” e “il più rapidamente possibile”.

Il patrocinio gratuito

Nel Carroccio si stanno valutando nuove forme di tutela legale, come il patrocinio gratuito per gli agenti coinvolti in procedimenti legati a azioni svolte durante il servizio. Questo significa la possibilità di avere un avvocato a spese dello Stato. La proposta è inclusa nel disegno di legge firmato dal capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, e dal deputato Igor Iezzi. “In questo modo garantiamo a loro e ai loro familiari, che spesso si trovano a dover affrontare spese elevate dopo un lutto, un futuro sereno”, ha spiegato Iezzi.

Nel frattempo, il partito guidato da Giorgia Meloni si unisce a sostegno delle forze dell’ordine e avvia una petizione in favore degli uomini e delle donne in divisa. “Basta aggressioni contro le forze dell’ordine” è il titolo della raccolta firme lanciata da Fratelli d’Italia, in seguito a quelli che il responsabile organizzazione, Giovanni Donzelli, ha definito “gravi attacchi” avvenuti negli ultimi giorni.

“Da un lato, assistiamo a un’escursione di violenza sempre più preoccupante; dall’altro, le forze dell’ordine vengono spesso accusate ingiustamente. Fratelli d’Italia, da sempre al loro fianco, è attivamente impegnato in tutte le sedi per garantire maggiori tutele”, ha sottolineato il rappresentante meloniano. “Mentre portiamo avanti le nostre proposte nelle istituzioni, la raccolta firme rappresenta un gesto di sostegno da parte del popolo verso le donne e gli uomini in divisa che ogni giorno ci proteggono. È fondamentale che sappiano di avere il supporto delle istituzioni e l’affetto degli Italiani”, ha concluso.

La petizione supporta le proposte di Fdi riguardanti “l’inasprimento delle pene per resistenza, violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale, l’istituzione del reato di rivolta in carcere e il potenziamento degli strumenti di difesa e tutela legale”, come riportato nella nota diffusa dai leader del partito. Nel prossimo fine settimana, Fdi sarà attivo con “iniziative nei mercati e nei centri storici delle principali città italiane per raccogliere firme”.

Exit mobile version