“La fase 2 è molto più complicata perché abbiamo mille interessi in campo da governare senza fare demagogia e senza fare ammuina. Abbiamo avuto un’inversione dei ruoli: l’ammuina la fanno al Nord e il rigore lo teniamo al Sud, in particolare in Campania. Sembra incredibile ma è così”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook.
De Luca: “ammuina al Nord e rigore al Sud”
“La Campania è la regione più penalizzata d’Italia e lo Stato italiano dovrebbe vergognarsi rispetto a questo dato indegno di un Paese civile. Nessuna coalizione politica ha fatto niente, di centrodestra o di centrosinistra. C’è un blocco di interessi nordista che ha prevalso su ogni regola di civiltà e di correttezza”, ha proseguito.
A questo dato, ha sottolineato De Luca, “si è aggiunta nel periodo dell’epidemia un’altra penalizzazione: la Campania ha ricevuto meno tamponi di tutte le regioni d’Italia. Alla Campania è stato trasferito un tampone ogni 50 abitanti, al Veneto uno ogni 15, al Piemonte uno ogni 19, alla Lombardia uno ogni 21, all’Emilia uno ogni 22 e al Lazio uno ogni 25. Un mese fa ho dovuto fare il pazzo perché non arrivavano neanche le mascherine Ffp2 e Ffp3 che servivano al 118 per curare gli ammalati. Anche sui dispositivi di protezione individuale la Campania ha ricevuto un terzo di quello che è stato mandato ad altre parti d’Italia”.
In Italia “si ragiona come se l’epidemia non esistesse più, c’è un crollo generale, psicologico e politico, che va dalle istituzioni ai cittadini. Si riapre il 18 maggio – ha spiegato De Luca – perché abbiamo cominciato a riaprire le attività economiche il 4 maggio e i tempi di incubazione del virus sono di 14 giorni, quindi aspettiamo fino al 18 per vedere se la riapertura determina nuovi focolai di contagio. Era un ragionamento semplice e comprensibile, ma questa data del 18 e il suo significato sono completamente scomparsi”.
“Ormai in Italia si ragiona come se l’epidemia non esistesse più, c’è un crollo totale. Forse era inevitabile, forse degli elementi di confusione hanno continuato a far crescere il disagio, forse una serie di iniziative hanno contribuito a far scomparire dall’orizzonte la preoccupazione del contagio. Sta di fatto che ad oggi abbiamo un quadro estremamente preoccupante, che è la mancanza ormai generale di controllo in tutta Italia. Nessuno controlla più niente”, ha detto ancora.
Fondi dalla Regione Campania per il coronavirus: il calendario dei pagamenti