Cronaca

Battisti, declassato il regime carcerario: detenzione più “comoda” per l’ex terrorista

È stato declassificato da alta sicurezza a comune il regime di carcerazione di Cesare Battisti. Un provvedimento dell’amministrazione penitenziaria notificato direttamente al terrorista nel carcere di Ferrara.

Terrorismo, declassificato il regime di carcerazione di Cesare Battisti

Battisti si trova a Ferrara dal giugno dello scorso anno, sollecitato da tempo da istanze presentato dallo stesso Battisti. L’ex leader dei Pac potrebbe essere trasferito nella casa circondariale di Parma, ma attualmente si trova ancora a Ferrara.

Rischio sicurezza, Cesare Battisti trasferito nel carcere di Ferrara

Il 27 giugno dello scorso anno, Cesare Battisti è stato trasferito dal carcere di Rossano a quello di Ferrara a causa di condizioni di potenziale rischio per la sua sicurezza. Nell’ultimo periodo, infatti, nella sezione in cui era recluso, si era creato un clima di tensione che ha portato alla decisione del trasferimento. Battisti aveva anche iniziato uno sciopero della fame, che ha sospeso all’arrivo nel carcere ferrarese.

Il trasferimento rientra comunque anche in una riorganizzazione del circuito di alta sicurezza a livello nazionale, che nei mesi scorsi era stata ostacolata dalla pandemia e dalle conseguenti limitazioni ai trasferimenti. Battisti, dunque, non è stato declassificato, cioè “retrocesso” al circuito dei detenuti “comuni” (media sicurezza): questa procedura prevede – oltre all’istanza della direzione (anche a richiesta del detenuto) – il parere del Gruppo di osservazione e trattamento dell’istituto penitenziario, che valuta essenzialmente l’adesione del detenuto al percorso di rieducazione nel corso del tempo.

Se questo primo parere è favorevole, vengono chiesti ulteriori pareri alle Procure competenti, dopo di che il Dap decide sulla declassificazione.

Il percorso di Battisti

Nel caso di Battisti, il percorso si era interrotto già al primo passaggio, considerando l’esiguo lasso temporale trascorso in detenzione dallo stesso e l’atteggiamento serbato finora nel corso della detenzione.

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