Il governo lavora al nuovo decreto sul green pass obbligatorio da ottobre. Entrò la prima metà del prossimo mese, il certificato verde potrebbe diventare obbligatorio per altre categorie di lavoratori. Non solo nella pubblica amministrazione, come già anticipato dal ministro Renato Brunetta, ma anche in tutti i luoghi dove i clienti sono già tenuti a presentarlo
Covid, entro ottobre nuovo decreto sul green pass obbligatorio
La data di entrata in vigore del nuovo decreto dovrebbe essere quella del 10 ottobre, la stessa in cui partirà l’obbligo di Green Pass per i lavoratori delle Rsa. In settimana, si parla di giovedì 16, si terranno prima la cabina di regia e poi il Consiglio dei ministri per mettere nero su bianco le nuove norme. Ma la via sembra già tracciata
L’estensione dell’obbligo si farà e riguarderà, tra gli altri, i titolari di bar e ristoranti. Compresi anche i gestori e i dipendenti di palestre e piscine, cinema e teatri, sale da gioco. Così anche chi lavora in parchi divertimento, fiere, congressi. Si pensa di estendere la norma anche agli addetti ai trasporti a lunga percorrenza: navi, traghetti, treni ad alta velocità, Intercity e Intercity notte, aerei
Green pass obbligatorio per i dipendenti privati: ultime notizie
Non ci sarebbe ancora una decisione definitiva per i dipendenti delle aziende private in generale. Sul punto, sono ancora in corso le trattative tra sindacati e Confindustria. Il nodo è quello del finanziamento dei tamponi per i lavoratori che non vogliono vaccinarsi contro il Covid-19
Tuttavia, anche in questo caso, sembra sempre più sicuro che un’estensione ci sarà, soprattutto dopo l’apertura del ministro dello Sviluppo Economico leghista Giancarlo Giorgetti (in foto) che, riguardo alla possibilità di imporre il pass in tutte le aziende, ha parlato di “un’ipotesi in discussione” in nome della “certezza” da dare alle imprese per evitare che tornino a chiudere.
Green pass obbligatorio per dipendenti pubblici: ultime notizie
Guardando al settore pubblico, secondo uno studio di Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, i dipendenti interessati dall’estensione sono oltre 1,2 milioni. Saranno inclusi tutti gli enti pubblici (tranne quelli economici), e le società partecipate dallo Stato, come ad esempio le Poste
Dovrebbe arrivare una norma specifica per gli organi costituzionali, con rinvio alla loro autonomia. Per quanto riguarda le sanzioni nel pubblico, il modello potrebbe essere lo stesso seguito per la scuola: multe dai 400 ai mille euro con sospensione dal lavoro -senza stipendio- dopo cinque giorni senza pass valido.