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Gli scienziati spiegano il decreto Natale: si può dormire fuori, nonni a tavola lontano dai nipoti

Decreto Legge, cosa si può fare a Natale: tutte le regole su spostamenti, cenoni, visite, amici e parenti. Si può dormire in case altrui

Cosa si può fare Natale? Con le feste natalizie ormai vicinissime, in tanti si chiedono ancora come potranno trascorrere questo periodo tra divieti, zona rossa, chiusure e deroghe. Tutte le risposta arrivano dal Comitato tecnico scientifico attraverso il dirigente medico della polizia e segretario del Cts, Fabio Ciciliano che al Corriere della Sera ha fornito risposte utili alle domande più frequenti. 

Cosa si può fare a Natale: le visite di coppie

Se in famiglia c’è un figlio di 16 anni e uno o due più piccoli non ci si può spostare insieme? “No — spiega Ciciliano —, perché dal 24 dicembre al 6 gennaio è possibile spostarsi per recarsi presso abitazioni private per andare a fare visita a parenti e amici al massimo in 2 persone. A loro si possono aggiungere i figli minori di 14 anni, persone con disabilità e altri conviventi non autosufficienti senza limitazione numerica”.

Non ci si può spostare oltre i propri confini regionali ma si può restare a dormire“Ogni ogni giorno si può effettuare soltanto una visita e si può rimanere anche a dormire — conferma il segretario del Cts —. L’uscita per il ritorno a casa è consentita dalle 5 alle 22 tutti i giorni e il 1° gennaio 2021 dalle 7 alle 22”. Chi ha genitori entrambi non autosufficienti può portarli nella stessa vettura. È solo necessaria l’autocertificazione da esibire in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine.

Le seconde case

Chi va a trovare un parente o un amico nella seconda casa può fermarsi a dormire. Unica condizione: “La seconda casa dev’essere nella regione di residenza sia del proprietario che degli amici o parenti che vengono ospitati, poiché dal 21 dicembre al 6 gennaio sono preclusi spostamenti tra regioni e province autonome”.

I pranzi e il cenone

Il governo non ha espresso divieti su quello che accade nelle case private, ma ha dato una raccomandazione. “E la raccomandazione è ovviamente quella di restare a pranzo o a cena con il minor numero possibile di commensali — sottolinea Ciciliano —, preferibilmente appartenenti allo stesso gruppo di persone conviventi”.

Inoltre “Sarebbe opportuno cercare di tenere quanto più separati possibile i nonni dai bambini, magari facendoli sedere ai lati opposti del tavolo. L’ideale sarebbe mettere i bambini ad un tavolo loro riservato separato da quello degli adulti”.

La mascherina in casa

“E la mascherina — ricorda l’esperto — va indossata in maniera corretta. Non ha senso vestire la mascherina che lascia fuori il naso. Sarebbe come non averla. E poi distanziamento fisico, igienizzazione delle mani e frequente areazione degli ambienti. È importante aprire la finestra almeno per 2-3 minuti ogni ora”.


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