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Degrado edilizio: cosa fare in caso di umidità di risalita?

L’umidità di risalita è un inconveniente che si presenta nelle murature quando l'edificio è edificato sul terreno senza un'adeguata impermeabilizzazione

Il degrado edilizio negli edifici è un fenomeno che può derivare da diversi fattori. Si va dai difetti progettuali, alle carenze in fase di esecuzione, fino al deterioramento dei materiali di costruzione in genere causato dalla naturale esposizione agli agenti atmosferici.

Nella maggior parte dei casi, però, i processi degenerativi che interessano le pareti delle strutture sono addebitabili principalmente all’acqua. Una delle forme di degrado più dannose, è quella che deriva dall’umidità alla base dei muri, un fenomeno piuttosto frequente negli stabili di vecchia costruzione, noto con il termine di umidità da risalita.

Cos’è l’umidità di risalita

L’umidità di risalita è un inconveniente che si presenta nelle murature quando l’edificio è edificato sul terreno senza un’adeguata impermeabilizzazione.

Nota anche come umidità capillare ascendente dal terreno, si verifica quando l’acqua presente nel sottosuolo, proveniente da ristagni di pioggia o da falde freatiche, tende a risalire in superficie per capillarità attraverso i muri e i solai, sfruttando la capacità di assorbimento dei materiali porosi di cui sono composti alcuni edifici.

Questo fa sì che tale fenomeno non sia stagionale, ma diffuso in ogni periodo dell’anno, con conseguenze molto importanti dal punto di vista estetico, strutturale ed economico.

Come riconoscere l’umidità di risalita

L’umidità di risalita si presenta nei fabbricati con manifestazioni tipiche facilmente individuabili anche da un’analisi visiva.

Gli edifici soggetti a questa particolare forma di degrado sono infatti tutti caratterizzati da un alone di umidità dall’andamento ondeggiante sulle murature dei piani interrati che determina, sia internamente sia esternamente, lo scorticamento di intonaci, pittura e dei rivestimenti.

Tuttavia, se individuare il problema è piuttosto semplice, identificarne le cause ed eliminarle può essere più complicato: per questo, in presenza di episodi di umidità di risalita, è bene rivolgersi a una squadra di esperti.

Umidità di risalita: come risolvere il problema?

Spesso si tende a trattare gli aloni causati dall’umidità di risalita come semplici macchie, intervenendo con pitture o materiali edili a copertura del danno superficiale. Naturalmente, si tratta sempre di sistemazioni che camuffano gli effetti, senza agire sulle cause, con la conseguenza che l’umidità si ripresenta anche nel giro di pochi mesi.

Inoltre, tali interventi non tengono conto del degradamento interno che avviene nelle murature e dei solai dovuto al ristagno dell’acqua: il fenomeno dell’umidità di risalita, infatti, può determinare la decomposizione delle parti in legno, sensibili a funghi come la merula, e l’indebolimento delle armature di metallo, sulle quali l’acqua ha effetti corrosivi, causando danni strutturali anche molto importanti all’edificio.

Di conseguenza, è bene che il fenomeno sia affrontato in modo professionale, poiché il solo modo per eliminare il problema è intervenire sulle cause. Il risanamento da umidità di risalita, infatti, in genere prevede un primo sopralluogo conoscitivo, adoperando strumentazioni specifiche per individuare il tipo di umidità e il problema che ne è la causa. Inoltre è previsto il prelievo di un campione del muro da sottoporre a un’analisi chimica, in modo da identificare la tipologia di muffe presente nell’edificio, valutare l’entità del danno causato dall’acqua e capire come intervenire prima che sia troppo tardi.

Fatte queste analisi preliminari, il passo successivo è quello di porre in essere tutta una serie di interventi per eliminare il fenomeno in modo permanente. Un metodo molto efficace, a questo proposito, è per esempio quello ideato da una realtà leader del settore come Murprotec, che prevede il trattamento delle pareti tramite iniezioni di MSC+.

Si tratta di una sostanza che ha il duplice vantaggio di creare una barriera chimica, capace di impedire all’acqua proveniente dall’esterno di incanalarsi nelle mura, e favorire l’asciugatura dell’umidità preesistente. Si stima che dopo l’intervento con MSC+ l’acqua contenuta nelle strutture si prosciughi all’incirca nel giro di 6-18 mesi, fino a raggiungere un tasso di umidità al di sotto del 6%.

Naturalmente, è possibile porre in essere anche numerose operazioni per contrastare l’umidità di risalita dai pavimenti, un fenomeno presente soprattutto nelle abitazioni poste al pianterreno o nei vani scantinati degli edifici.

In questo caso, in genere si interviene sulle aree interessate con una nuova pavimentazione o tramite opportuni pannelli isolanti, che schermano l’acqua di risalita evitando che possa infiltrarsi nei pori dei materiali da costruzione.

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