Cronaca

Denise Pipitone, Alessandro Meluzzi a Quarto Grado: “Impossibile che la mafia non ne sappia nulla”

Alessandro Meluzzi, a Quarto Grado, ha parlato del caso di Denise Pipitone, sottolineando che è impossibile che la mafia non sappia nulla. Secondo lo psichiatra è possibile che la malavita possa avere delle informazioni sul rapimento della bambina.

Denise Pipitone, che cosa ha detto lo psichiatra Alessandro Meluzzi a Quarto Grado

Durante la puntata, condotta da Gianluigi Nuzzi, è stato chiesto il parere di Alessandro Meluzzi. Lo psichiatra ha dato il suo parere sulla vicenda della bambina scomparsa a Mazara del Vallo il 1 settembre 2004. Secondo l’esperto gli inquirenti dovrebbero indagare più approfonditamente anche nel contesto della criminalità organizzata siciliana. La sua sensazione è che potrebbero trovare ulteriori informazioni che riguardano il rapimento di Denise Pipitone.

Denise Pipitone: Alessandro Meluzzi parla della mafia

Alessandro Meluzzi è convinto che la soluzione di questo caso potrebbe trovarsi nel contesto sociale del territorio trapanese. “A volte nelle indagini bisogna restringere lo zoom col microscopio, altre volte per capire qualcosa bisogna allargarlo sul contesto. Voi pensate davvero che in un territorio come Mazara del Vallo nel Trapanese che è la patria di Matteo Messina Denaro (che non c’entra con questo caso), luoghi dove non si può rubare una macchina o un motorino senza che i boss delle mafie locali lo sappiano, possa avvenire una catastrofe di questa natura con la scomparsa di una bambina? E ancora i pescherecci, i depistaggi ecc tutto questo senza che la criminalità organizzata abbia tutte le informazioni?” ha dichiarato Alessandro Meluzzi.

Chi è Alessandro Meluzzi 

Alessandro Meluzzi (Napoli, 9 ottobre 1955) è uno psichiatra, politico, religioso e saggista italiano. Dopo la sua conversione al cristianesimo è divenuto diacono cattolico della Chiesa greco-melchita e poi presbitero della Chiesa ortodossa italiana autocefala, un ramo cristiano orientale non riconosciuto dalle altre Chiese ortodosse, celebrante il rito greco-bizantino ma derivato da una scissione dalla Chiesa assira d’Oriente di confessione nestoriana. Lo stesso anno è diventato primate, metropolita e arcivescovo di tale Chiesa, con il nome ecclesiastico-patriarcale di Alessandro I.

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