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Denise Pipitone è Olesya Rostova? Piera Maggio: “Il dolore non si paga con il ricatto mediatico. Restiamo cauti”

Piera Maggio aspetta di sapere se Olesya Rostova è effettivamente Denise Pipitone. Nelle prossime ore si conoscerà l’esito del test del Dna al quale è stata sottoposta la ragazza russa, alla ricerca della sua madre biologica che potrebbe essere proprio Piera Maggio.
“Il dolore di un genitore non si ripaga con il ricatto mediatico. Rimaniamo sempre cauti…Vogliamo certezza e basta. Piera Maggio e Pietro Pulizzi“. Ha scritto Piera Maggio sui social network.

Denise Pipitone è Olesya Rostova? Piera Maggio: “Restiamo cauti”

La mamma della piccola scomparsa tramite il suo avvocato fa sepere che non intende sottostare ad alcun ricatto della tv russa: “Non vogliamo sottoporci a un ricatto mediatico da parte della tv russa – dice l’avvocato Giacomo Frazzitta, il legale che assiste e parla anche a nome di Piera Maggio, mamma di Denise -. Se prima della trasmissione non ci faranno avere la documentazione relativa al gruppo sanguigno di Olesya e dell’eventuale test del Dna non parteciperemo ad alcun collegamento televisivo”.

La risposta

La risposta di Piera Maggio arriva dopo che la tv russa ha rilanciato la vicenda di Olesya Rostova, una giovane in cerca della madre che sarebbe stata rapita dai nomadi quando aveva quattro anni, proprio come la bimba scomparsa a Mazara del Vallo il primo settembre del 2004.

La scomparsa di Denise Pipitone

La scomparsa di Denise Pipitone avvenne il 1º settembre 2004 a Mazara del Vallo, in Provincia di Trapani, mentre si trovava nei pressi della casa della nonna materna. All’epoca Denise Pipitone era una bambina di tre anni.

La mattina del 1º settembre 2004 Denise Pipitone, una bimba di tre anni nata il 26 ottobre 2000, è scomparsa da Mazara del Vallo, dove abitava, mentre giocava davanti casa in compagnia della nonna. Alle 11:45 è stata vista l’ultima volta da una zia sul marciapiede in strada. L’allarme della scomparsa è stato dato quello stesso giorno.

Gli avvistamenti

Elenco non esaustivo degli avvistamenti, confermati e non, succedutesi dalla sparizione:

Le indagini

Le ricerche sono partite immediatamente, ma senza produrre alcun riscontro per oltre un mese. Il primo avvistamento fondato si è avuto a Milano in ottobre da parte di una guardia giurata in servizio ad una banca. La bambina si sarebbe trovata in compagnia di un gruppo rom, con l’implicita ipotesi del rapimento.

Negli anni sono stati diversi gli spunti presentati agli investigatori, ma le indagini si sono sempre concentrate nell’ambito familiare allargato. Fra gli spunti la pista gitana è stata spesso una costante, che tuttavia non ha mai avuto alcuna conferma.

I processi

Secondo l’ultima ricostruzione proposta dagli inquirenti, Denise sarebbe stata rapita dalla sorellastra Jessica Pulizzi, anche lei minorenne, con la complicità della madre Anna Corona e dell’ex fidanzato Gaspare Ghaleb per motivi sottesi a «vendetta e gelosia perché Denise e Jessica Pulizzi sono figlie dello stesso padre, Piero Pulizzi».

Il procedimento penale conduce al processo in cui sono imputati solo Jessica Pulizzi, con l’imputazione di sequestro di minore, e Gaspare Ghaleb, per il reato di false informazioni al pubblico ministero.

La donna verrà assolta all’esito del dibattimento di primo grado dal Tribunale di Marsala il 27 giugno 2013 e dalla Corte d’appello di Palermo il successivo 2 ottobre 2015. Assoluzioni confermate dalla Corte di Cassazione nell’aprile 2017. Per gli addebiti del coimputato è intervenuta nel corso del procedimento la prescrizione del reato.

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