Cronaca

Caso Denise Pipitone, lo sfogo di Piera Maggio: “Raccontare fatti già verificati serve solo a creare illazioni”

Caso Denise Pipitone, le ricerche sono riprese a ritmo serrato dopo l’apertura della nuova inchiesta da parte della procura di Messina che vuole fare chiarezza su quanto accaduto alla bambina scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre 2004. Intanto Piera Maggio si sfoga sui social.

Caso Denise Pipitone, lo sfogo di Piera Maggio

Come riporta “Fanpage”, nella nuova inchiesta sarebbero due le persone al momento indagate, si tratta di Anna Corona, ex moglie di Pietro Pulizzi, il padre biologico di Denise e Gabriele Delle Chiave, nipote di Battista Della Chiave, il testimone sordomuto, oggi deceduto, che aveva rivelato di aver visto la piccola in un capannone di Mazara del Vallo in braccio al familiare intento a fare una telefonata. La notizia, anticipata dal programma tv “Quarto Grado”, non ha trovato però conferma da parte della procura di Messina.

Il parere di Piera Maggio

Su questa nuova inchiesta si è espressa anche Piera Maggio che ha condiviso qualche ora fa sulla sua pagina Facebook un post nel quale sembra chiedere che si fermino le presunte illazioni su personaggi vicini alla famiglia: “Abbiamo sempre cercato la verità sul rapimento di Denise, anche adoperandoci per fare in modo che questa emergesse. Raccontare parzialmente fatti già verificati, facendo allusioni che non hanno portano a nulla, di certo servono solo a creare illazioni e diffamazione, si legge nel lungo post, sappiate che durante il processo di primo grado, l’unica pista alternativa evidenziata dai legali dell’imputata è stata solo e soltanto la pista ROM, NON ALTRI.

Questo per far comprendere a tutti, che nonostante alcuni dissidi, non esistevano i presupposti per accusare altri appartenenti alla cerchia ristretta dei familiari di Denise, poiché hanno collaborato, le loro posizioni furono vagliate, chiarite ed escluse dall’inchiesta”.

Fonte: Fanpage

Denise Pipitone