L’avvocato di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, si dice pronto a contattare l’ambasciata italiana in Russia qualora l’esito del test del Dna effettuato su Olesya, la ragazza russa che ha lanciato un video appello alla ricerca dei suoi genitori arrivi entro il weekend.
Denise Pipitone, l’avvocato: “Se esito test Dna in ritardo, pronti a contattare ambasciata in Russia”
Nel corso di una intervista rilasciata a Repubblica il legale Giacomo Frazzitta si dice, come la mamma di Denise, in ansia per l’esito del test e per questo ha chiesto che entro questo weekend venga loro comunicato il gruppo sanguigno della 21enne russa.
L’avvocato: Ci basta un whatsapp per sapere se coincide con quello di Denise
“Ci basta un whatsapp per sapere se coincide con quello di Denise, ma ancora non arriva – ha spiegato l’avvocato a Repubblica – i contatti con la Russia non sono facili. Se entro oggi non avremo una risposta interesserò l’ambasciata italiana a Mosca”. Secondo Frazzitta conoscere il gruppo sanguigno è un elemento preliminare fondamentale per capire “se andare avanti o se anche questo sarà un falso allarme”.
La scomparsa di Denise Pipitone
La scomparsa di Denise Pipitone avvenne il 1º settembre 2004 a Mazara del Vallo, in Provincia di Trapani, mentre si trovava nei pressi della casa della nonna materna. All’epoca Denise Pipitone era una bambina di tre anni.
La mattina del 1º settembre 2004 Denise Pipitone, una bimba di tre anni nata il 26 ottobre 2000, è scomparsa da Mazara del Vallo, dove abitava, mentre giocava davanti casa in compagnia della nonna. Alle 11:45 è stata vista l’ultima volta da una zia sul marciapiede in strada. L’allarme della scomparsa è stato dato quello stesso giorno.
Gli avvistamenti
Elenco non esaustivo degli avvistamenti, confermati e non, succedutesi dalla sparizione:
- 18 ottobre 2004 a Milano – in compagnia di zingari, in strada davanti ad un istituto bancario
- 31 marzo 2021 – si è fatta avanti la cittadina Russa Olesya Rostov che afferma di essere Denise
Le indagini
Le ricerche sono partite immediatamente, ma senza produrre alcun riscontro per oltre un mese. Il primo avvistamento fondato si è avuto a Milano in ottobre da parte di una guardia giurata in servizio ad una banca. La bambina si sarebbe trovata in compagnia di un gruppo rom, con l’implicita ipotesi del rapimento.
Negli anni sono stati diversi gli spunti presentati agli investigatori, ma le indagini si sono sempre concentrate nell’ambito familiare allargato. Fra gli spunti la pista gitana è stata spesso una costante, che tuttavia non ha mai avuto alcuna conferma.
I processi
Secondo l’ultima ricostruzione proposta dagli inquirenti, Denise sarebbe stata rapita dalla sorellastra Jessica Pulizzi, anche lei minorenne, con la complicità della madre Anna Corona e dell’ex fidanzato Gaspare Ghaleb per motivi sottesi a «vendetta e gelosia perché Denise e Jessica Pulizzi sono figlie dello stesso padre, Piero Pulizzi».
Il procedimento penale conduce al processo in cui sono imputati solo Jessica Pulizzi, con l’imputazione di sequestro di minore, e Gaspare Ghaleb, per il reato di false informazioni al pubblico ministero.
La donna verrà assolta all’esito del dibattimento di primo grado dal Tribunale di Marsala il 27 giugno 2013 e dalla Corte d’appello di Palermo il successivo 2 ottobre 2015. Assoluzioni confermate dalla Corte di Cassazione nell’aprile 2017. Per gli addebiti del coimputato è intervenuta nel corso del procedimento la prescrizione del reato.