Denzel Hayes Washington Jr. semplicemente noto come Denzel Washington è conosciuto odiernamente come un attore, regista e produttore cinematografico statunitense di successo mondiale.
28 dicembre 1954: nasce Denzel Washington, pluripremiato attore statunitense
Nato a Mount Vernon il 28 dicembre del 1954, prima di cominciare a pieno titolo la sua carriera artistica, si laurea nel 1977 alla Fordham University e vince una borsa di studio all’American Conservatory Theater di San Francisco, istituzione che lascerà solo un anno dopo per dedicarsi seriamente alla sua carriera artistica.
Gli anni della gavetta
Washington debuttò come attore nel 1977 con il film televisivo Wilma, mentre il suo debutto come attore cinematografico avvenne nel 1981 con Il pollo si mangia con le mani. Una grande svolta nella sua carriera avvenne l’anno seguente, quando interpretò il dottor Philip Chandler nella serie televisiva A cuore aperto, trasmessa dal 1982 al 1988. Fu uno dei pochi attori afroamericani ad apparire per tutta la serie. Successivamente, Washington apparve in vari film per la televisione e per il cinema come Storia di un soldato (1984) e Power – Potere (1986).
Nel 1987 interpretò la parte dell’attivista politico sudafricano Stephen Biko in Grido di libertà di Richard Attenborough, per il quale ricevette una nomination all’Oscar al miglior attore non protagonista. Nel 1990 vinse l’Oscar come miglior attore non protagonista (primo attore di colore a vincere la statuetta 26 anni dopo Sidney Poitier) per l’interpretazione di un soldato afroamericano ed ex schiavo in Glory – Uomini di gloria. Nello stesso anno apparve nel film Jamaica Cop e nel ruolo di Reuben James in Dio salvi la regina, dove interpretò un soldato britannico che, nonostante la sua pluridecorata carriera militare, era tornato a vivere in una società afflitta dal razzismo.
Gli anni Novanta
Nel 1991, Washington interpretò Bleek Giliam nel film di Spike Lee Mo’ Better Blues. L’anno seguente recitò la parte di Demetrius Williams nella commedia romantica Mississippi Masala. Successivamente Washington tornò a lavorare con Spike Lee per interpretare uno dei suoi ruoli più acclamati dalla critica in Malcolm X. L’interpretazione dell’attivista per i diritti degli afroamericani gli valse una nomination all’Oscar al miglior attore. L’anno seguente interpretò l’avvocato di un giovane uomo gay affetto da AIDS in Philadelphia.
Durante la prima metà degli anni novanta Washington recitò in numerosi thriller di successo come Il rapporto Pelican e Allarme rosso, così come nella commedia Molto rumore per nulla. Nel 1996 prese parte a Il coraggio della verità accanto a Meg Ryan, nel ruolo di un ufficiale americano chiamato ad investigare sulle cause della morte del capitano Karen Walden, avvenuta durante la guerra del Golfo, dovendo stabilire anche se ci fossero i requisiti per assegnarle una medaglia al valore postuma, la prima ad una donna nella storia dell’esercito degli Stati Uniti. Nello stesso anno fu protagonista, insieme a Whitney Houston, del film drammatico Uno sguardo dal cielo.
Nel 1998 ottenne il ruolo di protagonista nel film He Got Game di Spike Lee, nel quale interpretò un padre che, rilasciato in libertà condizionata dopo sei anni di prigione, cerca di convincere il figlio adolescente (Ray Allen) a firmare con il college locale. Il film segnò la terza collaborazione tra Spike Lee e Denzel Washington. Del 1998 è anche il film “Attacco al potere” (The Siege) con Bruce Willis e regia di Edward Zwick sul terrorismo islamico a New York.
Nel 1999 Washington fu protagonista del film Hurricane – Il grido dell’innocenza, basato sulla vera storia del pugile Rubin Carter, per il quale ricevette un orso d’argento al Festival di Berlino e un Golden Globe come miglior attore protagonista. Per la stessa interpretazione ottenne una candidatura all’Oscar al miglior attore, che tuttavia venne aggiudicato a Kevin Spacey per American Beauty.
Gli anni Duemila
Il Duemila per Denzel Washington si aprì con Il sapore della vittoria – Uniti si vince, film che raccontava la gloriosa stagione di una squadra di football negli anni in cui la società americana era macchiata da un grande odio razzista.
Nel 2002 arrivò per l’attore il riconoscimento più ambito, l’Oscar al miglior attore, ottenuto grazie all’interpretazione di Alonzo Harris in Training Day del regista americano Antoine Fuqua. Dopo aver smesso i panni di John Quincy Archibald nel film John Q, Washington si mise per la prima volta dietro la macchina da presa: è infatti del 2002 il suo primo film da regista, oltre che attore, Antwone Fisher. La carriera dell’attore proseguì con film come Man on Fire – Il fuoco della vendetta, Inside Man, Déjà Vu – Corsa contro il tempo, American Gangster e The Great Debaters – Il potere della parola, secondo film da regista per Washington.
Gli anni Duemiladieci
Dopo aver girato per Tony Scott nel 2009 Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana, remake de Il colpo della metropolitana – Un ostaggio al minuto del 1974 e quarto film con Scott, l’attore nel 2010 veste i panni del guerriero cieco Eli nel post apocalittico Codice Genesi. Nello stesso anno è protagonista assieme a Chris Pine in Unstoppable – Fuori controllo, che segna la sua ultima collaborazione con Scott, deceduto due anni più tardi.
Il 2012 vede il ritorno sul grande schermo dell’attore dopo un anno di pausa con i film Safe House – Nessuno è al sicuro e Flight. Per quest’ultimo riceve la sua sesta nomination agli Oscar e l’ottava ai Golden Globe. Nel 2013 è in coppia con Mark Wahlberg nell’adattamento fumettistico di Cani sciolti per la regia di Baltasar Kormákur. Nel febbraio 2013 Washington annunciò che sarebbe tornato dietro alla macchina da presa, dopo i successi da regista di Antwone Fisher e The Great Debaters – Il potere della parola, per dirigere l’adattamento della pièce Fences. La pellicola, uscita nelle sale nel dicembre 2016, è tratta dall’omonimo dramma teatrale di August Wilson del 1987.
Nei primi mesi del 2014 è sul set di The Equalizer – Il vendicatore, adattamento cinematografico della serie televisiva degli anni ottanta Un giustiziere a New York, dove ritrova alla regia Antoine Fuqua, che lo diresse già in Training Day. Torna a collaborare con Fuqua anche nel western I magnifici 7 (2016), rifacimento de I magnifici sette di John Sturges del 1960. Tra il 2016 e il 2017 ha recitato nei film Barriere ed End of Justice – Nessuno è innocente, venendo candidato per entrambi all’Oscar, nel primo film come miglior film e come migliore attore protagonista, nel secondo film invece è solo come migliore attore protagonista.
Nel 2018 torna nuovamente a essere diretto da Antoine Fuqua, e in questo caso per il primo sequel della sua carriera (oltre che di Fuqua), ovvero The Equalizer 2 e l’anno successivo ha ricevuto il prestigioso premio alla carriera dall’American Film Institute.
Vita privata
Denzel Washington è sposato dal 1983 con Paulette Pearson, conosciuta sul set di Wilma, con la quale ha quattro figli: John David (28 luglio 1984), Katia (27 novembre 1986), e i gemelli Malcolm e Olivia (10 aprile 1991).
Per quanto riguarda l’NBA, Denzel è un grande tifoso dei Los Angeles Lakers, anche se comunque ha una grande simpatia per i New York Knicks in quanto è nato vicino a New York.
Washington è un devoto cristiano e in passato ha considerato la possibilità di diventare pastore. Nel 1999 ha dichiarato: “Una parte di me ancora dice che forse dovrei diventare pastore, forse ho solo trovato un compromesso. Ho avuto l’opportunità di interpretare grandi uomini e, grazie alle loro parole, di predicare. Ho preso il talento che mi è stato dato come una cosa seria, e voglio usarlo per fare cose buone”. Nel 1995 donò 2.5 milioni di dollari per finanziare la costruzione della “New West Angeles Church of God in Christ Facility” a Los Angeles. Washington ha dichiarato di leggere la Bibbia quotidianamente.