Depositi delle imprese, meno prestiti e risparmi triplicati: la provincia di Benevento si posiziona al quinto posto nel Mezzogiorno. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino. Alcune imprese hanno triplicato il totale dei risparmi e dei depositi presso le banche, passando da 300 milioni a 1,1 miliardi (+218%).
Depositi imprese, risparmi triplicati: la provincia di Benevento quinta
Sebbene la crisi colpisca il tessuto imprenditoriale del Sannio, non tutti ne risentono. Infatti, ci sono aziende che negli ultimi anni hanno visto crescere i propri introiti. Alcune in misura contenuta, altre in modo significativo, tanto da triplicare il totale dei risparmi e dei depositi presso le banche, passando da 300 milioni a 1,1 miliardi (+218%). Di conseguenza, il Sannio si colloca al quinto posto nel Mezzogiorno per l’aumento dei depositi aziendali nell’ultimo decennio, occupando la sedicesima posizione a livello nazionale. Questa performance è quasi il doppio rispetto alla media nazionale, nonostante si registri una diminuzione dei prestiti, scesi sotto il miliardo di euro.
Lo studio
Un rapporto redatto dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre mette in luce la situazione attuale. Mentre alcuni continuano a subire gli effetti della crisi, altri riescono a migliorare rapidamente la loro posizione. Per quanto riguarda i depositi delle imprese in Campania, Salerno si distingue, passando da 1,5 a 5,7 miliardi. Caserta registra un aumento da 1,1 a 3,4 miliardi, con un incremento percentuale leggermente inferiore, ma che le consente di occupare la ventesima posizione in Italia. Anche Napoli (posizione 39) mostra buone performance, con un aumento dei depositi da 5,7 a 15,9 miliardi. Infine, Avellino (posizione 55) si colloca all’ultimo posto in Campania, ma registra comunque un incremento, con i risparmi delle imprese che passano da 0,6 a 1,7 miliardi.
Il nord
Dall’analisi dei dati risulta che il Nordest è la macro area che ha registrato l’incremento più significativo, pari al 178%. La provincia con il maggior aumento dei depositi è Cremona, con un incremento del 298%. Seguono Bolzano con +281%, Enna con +279%, Salerno con +270% e Potenza con +257%. Oltre a Benevento, si trovano in questa lista anche le province di Brescia, Mantova, Trento, Vicenza, Cuneo, Sondrio, Belluno, Lecce, Isernia e Lecco. L’unica provincia italiana a registrare una diminuzione dei risparmi è stata Siena, con un calo del 20%. Il report della Cgia mette in luce, da un lato, i buoni risultati economici di diverse attività rimaste attive, che hanno incrementato i risparmi e, di conseguenza, il loro utilizzo per affrontare le spese correnti e gli investimenti; dall’altro, evidenzia come molte micro imprese siano state schiacciate dalle nuove dinamiche di mercato.
Secondo gli esperti della Cgia, una tendenza non ha colpito in modo uniforme tutte le realtà produttive e commerciali del Paese. È probabile che molte micro imprese, di fronte alla riduzione dei prestiti, non abbiano trovato alcuna forma di autofinanziamento, ma piuttosto abbiano subito un progressivo deterioramento della loro situazione economica e finanziaria, portandole a scivolare nell’area grigia dell’insolvenza o, peggio, a cercare aiuto nel mercato del credito illegale. Per quanto riguarda i prestiti (in diminuzione), la provincia di Benevento si colloca al 70° posto in Italia, con un calo negli ultimi dieci anni da 1,4 a 0,9 miliardi (-33%).
È il valore più elevato in Campania: Napoli passa da 24,2 a 16,7 miliardi (-31%), Avellino da 2,7 a 2 miliardi (-27,7%), Salerno da 7,9 a 7 miliardi (-12%), mentre Caserta mostra la diminuzione meno marcata, scendendo da 4,3 a 4,1 miliardi (-6,5%). Durante il periodo esaminato dallo studio Cgia, la contrazione più significativa dei prestiti si è registrata nel Centro (-42,6%) e nel Sud (-42,4%). In termini assoluti, tuttavia, la riduzione più rilevante ha colpito proprio quest’ultima area geografica, con un calo di 118,1 miliardi.