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Calenzano, il deposito Eni rimarrà chiuso per due mesi a causa di una consulenza della procura

firenze esplosione raffineria oggi 9 dicembre

L'esplosione - Foto di La Nazione

Il deposito Eni di Calenzano rimarrà chiuso per due mesi a causa di una consulenza. La procura di Prato ha concesso 60 giorni ai consulenti per presentare una relazione. Le indagini riguardano la gestione del sito, le attività di cantiere e i lavori per la realizzazione di tre corsie.

Calenzano, il deposito Eni chiuso per due mesi per una consulenza

La procura di Prato ha concesso 60 giorni ai consulenti per presentare una relazione sul deposito Eni situato a Calenzano, in provincia di Firenze. Di conseguenza, l’impianto rimane sotto sequestro e tutte le operazioni di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione di carburanti e altri prodotti petroliferi sono sospese.

Queste informazioni sono emerse dopo il primo sopralluogo tecnico effettuato questa mattina dagli inquirenti insieme agli esperti incaricati di redigere una relazione tecnica sull’impianto. La procura di Prato ha organizzato il lavoro dei consulenti in due distinti gruppi: uno composto da due specialisti in esplosivi e l’altro da quattro tecnici esperti in impianti industriali e sicurezza sul lavoro.

La procura sta attualmente indagando per identificare eventuali comportamenti attivi o passivi all’interno del deposito che potrebbero aver contribuito al danno. Da quanto si apprende, si stanno delineando diverse possibili responsabilità. In particolare, gli inquirenti stanno cercando di analizzare sia i rischi generali che quelli specifici, ossia quelli legati alla gestione e quelli associati alle attività nel cantiere, comprese operazioni diverse o svolte da chi gestiva l’area o da operatori presenti sul posto.

Le indagini

L’attenzione della procura di Prato si concentra su tre corsie di carico, denominate baie 5, 6 e 7, situate vicine tra loro. Si sta cercando di verificare le manutenzioni effettuate la mattina dell’esplosione presso il deposito Eni di Calenzano (Firenze). Secondo le ultime ricostruzioni, l’esplosione è avvenuta nella baia 6, mentre la corsia 7 ospitava un’autocisterna. Nella baia 5 era programmata una manutenzione per l’aspirazione dei vapori. Tuttavia, risulta che al momento dello scoppio si stava effettuando una manutenzione su una condotta di carico dei carburanti tra le corsie 6 e 7. Inoltre, per quanto riguarda la baia 5, sarà necessario stabilire, anche con l’assistenza di esperti, se la manutenzione fosse già iniziata al momento dell’esplosione o se l’intervento sugli aspiratori di gas e vapori dovesse ancora cominciare, come sostenuto dall’Eni. In ogni caso, questa manutenzione straordinaria del sistema di recupero dei vapori era programmata per la mattina del 9 dicembre, insieme a quella della condotta di carico dei carburanti tra le corsie 6 e 7.

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