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La destra in Italia e Dante Alighieri, il ministro Sangiuliano nella bufera

Polemica per le dichiarazioni di Gennaro Sangiulianoministro della Cultura, secondo cui “il fondatore del pensiero di destra in Italia è stato Dante Alighieri: la destra ha cultura, deve solo affermarla”. Il ministro lo ha affermato intervistato da Pietro Senaldi nel corso della kermesse milanese di FdI, “Pronti, candidati al via”.

La destra in Italia e Dante Alighieri, polemica sul ministro Sangiuliano

“Quella visione dell’umano della persona la troviamo in Dante – ha aggiunto Sangiuliano – ma anche la sua costruzione politica credo siano profondamente di destra. Ma io ritengo che non non dobbiamo sostituire l’egemonia culturale della sinistra , quella gramsciana, a un’ altra egemonia, quella della destra. Dobbiamo liberare la cultura che è tale solo se è libera, se è dialettica”.

Il chiarimento

Tante le polemiche sorte nelle scorse ore dopo le parole del ministro Sangiuliano il quale, in una lettera inviata al Corriere della Sera, ha provato a fare chiarezza in merito al suo pensiero, parlando di una provocazione con un fondamento ben preciso:

“Si rintraccia nel monumentale volume “Croce e Gentile” edito dall’Istituto della Enciclopedia Italiana. Nel capitolo “Il Dante di Croce e Gentile” si legge il richiamo del professor Enrico Ghidetti al Dante “epicentro ideologico della trattazione del principio di nazionalità”.

Inoltre, il ministro fa riferimento ad Augusto Del Noce e il suo saggio su Gentile. Nel testo, si parla dell’autore della Divina Commedia come simbolo dell’unità spirituale della Nazione. Infine, Sangiuliano ha ammesso: “Destra e sinistra non sono categorie dell’età di Dante. Sono apparse secoli dopo. Ma non di certo nel Novecento, come hanno affermato in queste ore alcuni esponenti della sinistra. Si sono formate ben prima e attorno alla Rivoluzione francese. Per questo, forse, se lo si preferisce, si può definire Dante un “conservatore”.

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