La piccola Diana Pifferi, di un anno e mezzo, sarebbe morta disidratata tra le 24 e le 48 ore prima che la madre rientrasse a Milano dopo averla abbandonata per 6 giorni. La conferma arriva dall’autopsia. La consulenza fu disposta a fine luglio dalla Procura in seguito alle indagini. La madre è accusata di omicidio volontario aggravato: è in carcere da quasi 4 mesi. Da accertamenti di esami negli scorsi mesi era stato riscontrato che la bimba, dopo essere stata lasciata sola in casa, erano state fatte assumere benzodiazepine, ossia tranquillanti.
Diana, morta disidratata prima che la madre rinetrasse a Milano
L’autopsia rivela che la piccola è morta per disidratazione, intorno alle 24 e le 48 ore prima del ritorno della madre. La consulenza fu disposta a fine luglio dalla Procura in seguito alle indagini. Non è escluso che ulteriori analisi possano precisare il tempo in cui è avvenuta la morte della bimba. “Per stenti”, ha scritto nell’imputazione il pm.
Nei mesi scorsi, a seguito degli esami tossicologici, era stato riscontrato che la bimba, dopo essere stata lasciata sola in casa, erano state fatte assumere benzodiazepine, ossia tranquillanti. La madre andò dal compagno lasciandola da sola per 6 giorni, lasciandole un biberon di latte non lontano dal letto dove fu trovato anche un flacone di tranquillanti. La madre è accusata di omicidio volontario aggravato: è in carcere da quasi 4 mesi.