Emergono nuovi dettagli sul caso di Diana, la bambina morta di stenti a Milano: Alessia Pifferi l’avrebbe lasciata sola altre volte per uscire in limousine da 500 euro a notte. A ricostruire i movimenti precedenti alla tragedia dell’imputata è la Polizia.
Diana morta di stenti a Milano, le accuse ad Alessia Pifferi
Continua il processo a carico di Alessia Pifferi, la 38enne imputata dell’omicidio della figlia di 18 mesi. Durante l’udienza in tribunale sono emersi nuovi dettagli sullo stile di vita condotto dall’imputata. La polizia ha ricostruito i suoi movimenti nei giorni precedenti la tragedia grazie anche alle immagini delle telecamere. Secondo quanto emerso, Pifferi si era spostata diverse volte da casa del compagno usando sempre taxi privati, spendendo per ogni corsa circa 300 euro.
Gli agenti avrebbero anche scoperto che in un’occasione aveva noleggiato una limousine di 536 euro per trascorrere una serata con l’uomo (il tutto lasciando la piccola a casa). A un’amica si era giustificata dicendo che il veicolo serviva per la festa di battesimo della bambina. In realtà la mattina successiva Pifferi aveva chiamato un taxi privato per rientrare da Leffe a Milano, per poi fare ritorno a Leffe nel primo pomeriggio.