Dichiarazioni fiscali 2024, novità sulle sanzioni per chi ritarda o non presenta la dichiarazione: ecco cosa cambia. Il termine per regolarizzare la dichiarazione omessa è stato prorogato con una penalizzazione ridotta.
Dichiarazioni fiscali 2024, cosa cambia sulle sanzioni
Le sanzioni per le dichiarazioni fiscali del 2024 subiscono delle modifiche significative: il Decreto Legislativo 87/2024 ha apportato cambiamenti rilevanti riguardo alle penalità per chi non presenta la dichiarazione o la invia in ritardo, specialmente se il ritardo supera i 90 giorni dalla scadenza ordinaria del 31 ottobre 2024. La sanzione, che in precedenza oscillava tra il 60% e il 120% dell’imposta dovuta, è ora stabilita al 75%, con un importo minimo di 200 euro. Inoltre, è stato ampliato il termine per la regolarizzazione della dichiarazione omessa, che potrà essere effettuata fino al momento della notifica degli accertamenti, offrendo così maggior tempo per sistemare la propria situazione fiscale.
Le novità
Le nuove norme si applicano alle dichiarazioni relative all’anno fiscale 2023, con il termine per la presentazione tardiva della dichiarazione scaduto il 29 gennaio 2025. In caso di omissione, la sanzione è stata ridotta dal 120%-240% dell’imposta dovuta, con un minimo di 250 euro, a una percentuale fissa del 120%. Se non ci sono imposte da versare, la sanzione pecuniaria varierà tra 250 e 1000 euro, con la possibilità di raddoppio per i contribuenti tenuti a mantenere le scritture contabili, come le imprese.
Il caso della dichiarazione non presentata
Nel caso in cui una dichiarazione venga omessa e successivamente presentata con un ritardo superiore ai 90 giorni, ma prima che l’amministrazione fiscale avvii un accertamento, verrà applicata una sanzione triplicata, portando la penalità al 75% dell’imposta dovuta. Se non ci sono imposte da versare, la multa varierà tra 250 e 1000 euro, con la possibilità di raddoppio per coloro che sono obbligati a mantenere le scritture contabili. Con queste modifiche, il legislatore intende semplificare e rendere più chiare le sanzioni, offrendo al contempo un maggior margine per la regolarizzazione delle dichiarazioni non presentate.
L’obiettivo
Il nuovo regime sanzionatorio mira a promuovere la trasparenza fiscale e a diminuire il numero di dichiarazioni irregolari. La possibilità di regolarizzare la propria posizione con una sanzione ridotta offre un’opportunità ai contribuenti che, per diverse motivazioni, non sono riusciti a rispettare le scadenze. Questa iniziativa potrebbe anche favorire una maggiore conformità alle normative fiscali, riducendo il rischio di contenziosi e migliorando l’efficienza complessiva del sistema fiscale.