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Dieci anni fa la morte di Raimondo Vianello, gentiluomo della tv

Dieci anni: tanti sono passati dalla morte di Raimondo Vianello. Il 15 aprile 2010, all’età di 87 anni – un mese prima di arrivare al traguardo degli 88 – si è spento uno dei personaggi più amati del piccolo schermo. Gentiluomo della tv, attore, conduttore e anche sceneggiatore, Vianello è stato anche tra i volti più noti del cinema italiano e del varietà televisivo insieme ad Ugo Tognazzi.
Impossibile pensare a Raimondo Vianello senza Sandra Mondaini, compagna anche nella vita, con la quale ha formato la coppia più longeva del mondo dello spettacolo. Hanno trascorso insieme ben 52 anni. Lei se ne andrà appena cinque mesi dopo di lui.

Dieci anni senza Raimondo Vianello

Nato a Roma il 7 maggio 1922, Vianello ha iniziato la sua carriera nel teatro di rivista “traslocando” poi negli anni ’50 al cinema, come caratterista al fianco di grandi comici come Totò e Ugo Tognazzi. Ma il successo in tv arriverà proprio con Tognazzi. Andato in onda dal 1954 al 1959, “Un due tre” è stato uno dei primi varietà di successo della tv italiana. A provocarne l’improvvisa chiusura fu una battuta politica che mandò su tutte le furie i vertici Rai del tempo: Vianello in uno sketch tolse la sedia da sotto il sedere a Tognazzi che cadde per terra, mentre Raimondo esclamò “Ma chi ti credi di essere?” facendo riferimento ad un incidente simile accaduto qualche giorno prima al presidente della Repubblica Gronchi. Tornati in camerino i due attori trovarono le lettere di licenziamento ad aspettarli.

L’incontro con Sandra Mondaini

È del 1958 invece l’incontro con Sandra che sposerà soltanto quattro anni dopo. ”Se mi guardo indietro non ho pentimenti. Dovessi ricominciare, farei esattamente tutto quello che ho fatto. Tutto. Mi risposerei anche. Con un’altra, naturalmente”. A rendere celebre la coppia infatti sono stati i battibecchi e le battute in scena, soprattutto sul set in una delle sit-com più amate dal pubblico italiano, “Casa Vianello” con cui debuttarono nel 1988: “Quel giorno non ti ho chiesto mica di sposarmi, ti ho solo chiesto un parere: se noi due ci sposassimo saresti contenta?”.



Iconiche le freddure amiccanti degli sketch basati sul rapporto matrimoniale e le accuse di Sandra sulle amanti segrete nascoste da Raimondo a cui lui rispondeva: “Ma magari! No, voglio dire, non e’ affatto vero”. E poi continuava: “Noi due abbiamo avuto alti e bassi, ma ti diro’ la verita’ io ho sempre provato a tradirti e non ci sono mai riuscito”. Alla domanda di Sandra “Tu mi sogni la notte”, Raimondo non perdeva occasione di replicare: “No! Non ho più incubi notturni da parecchio!”. Il successo di “Casa Vianello” fu clamoroso: con 16 stagioni è la sit-com più longeva e di maggior successo della tv italiana, e la frase della Mondaini, “Che barba, che noia”, che chiudeva ogni episodio, è diventata un vero e proprio cult.

Il trio con Gino Bramieri

I due, insieme a Gino Bramieri, composero un trio divenuto poi famoso in “Sayonara Butterfly” (1959) di Marcello Marchesi, Puntoni e Terzoli, parodia dell’opera pucciniana. Ma furono proprio gli ironici drammi quotidiani di una coppia qualunque a coronare il successo di Sandra e Raimondo in tv negli anni 70 con varietà di grande successo come “Sai che ti dico?”, “Tante scuse”, “Di nuovo tante scuse” “Noi… no!” e “Stasera niente di nuovo”.

L’addio alla Rai

Sarà a questo punto che la comicità british esploderà di Vianello rendendolo unico e inimitabile. Nel 1982, Mondaini e Vianello sono tra i primi a lasciare la Rai per passare alle reti Fininvest che non hanno abbandonato fino alla fine. Qui debuttarono con il varietà “Attenti a noi due”.

Vianello fu anche un grande conduttore e per tutti gli anni ’80 fu alla conduzione da solo dei quiz a premi della fascia preserale di Canale 5 come “Zig Zag” e “Il gioco dei 9”. Negli anni ’90 riuscì ad applicare la sua ironia e la sua professionalità con la grande passione per il calcio, conducendo “Pressing”, il talk show sportivo della domenica sera di Italia 1, per nove stagioni, dal 1991 al 1999.

Il ritorno n Rai

Il ritorno in Rai risale al 1998 per condurre il Festival di Sanremo affiancato da Eva Herzigova e Veronica Pivetti. Nello stesso anno Canale 5 lo celebra, insieme a Mike Bongiorno e a Corrado, in uno speciale intitolato “I tre tenori”. L’ultimo lavoro con Sandra è sempre per Canale 5: il tv movie “Crociera Vianello”, andato in onda nel 2008, mentre nello stesso anno la coppia viene premiata da Pippo Baudo al Festival di Sanremo con il Premio alla creatività assegnato dalla SIAE. Due anni dopo Raimondo Vianello si spegnerà.

Viva Raimondo!

Dieci anni dopo, Mediaset gli rende omaggio con “Viva Raimondo!”, una rassegna-omaggio confezionata da “Cine34” e “Mediaset Extra”. Un doppio tributo che occupa l’intera giornata di oggi, 15 aprile, dalle 8.00 del mattino a notte inoltrata, fra pellicole, di sitcom, di film per la TV, di show di culto, completata da estratti de “I tre Tenori”, con Vianello in compagnia di Corrado e Mike Bongiorno.

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