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I dieci criminali più pericolosi della storia, da Riina e Lucky Luciano ad Escobar e Ibrahim: ecco la classifica

[titolo_paragrafo]John Gotti[/titolo_paragrafo]

John Joseph Gotti Jr. (New York, 27 ottobre 1940 – Springfield, 10 giugno 2002) è stato un mafioso statunitense, di origini italiane.

Era noto anche con i soprannomi di “The Dapper Don” e “The Teflon Don”: il primo per il modo di vestire fin troppo ricercato, il secondo per la facilità con cui riusciva a far decadere tutte le accuse a lui rivolte. Fu proprio quest’ultima caratteristica a spingere il suo uomo di fiducia Sammy Gravano a tradirlo, per paura di vedersi addossate tutte le responsabilità ed essere condannato al suo posto.

Dopo aver fatto assassinare il suo primo capo, Paul Castellano, diventò il boss della famiglia Gambino, una delle più potenti famiglie criminalidi New York City; la sua personalità esuberante e lo stile sgargiante, che ne causarono poi la caduta, lo portarono tuttavia ad un’inaspettata fama sui mass media. Nel 1992 fu arrestato con le accuse di ricatto, omicidio (gliene furono imputati ben tredici), intralcio alla giustizia, furto, istigazione all’omicidio, gioco d’azzardo illegale, estorsione, evasione fiscale, usura e altri crimini per i quali fu condannato alla prigione a vita, dove morì dieci anni dopo per un cancro alla gola.

Il nipote John Gotti III, atleta di arti marziali miste, ha esordito in maniera vittoriosa il 27 ottobre 2017 in quello che sarebbe stato il giorno del settantasettesimo compleanno del nonno.

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