“Io parlo solo dei problemi reali. Le scemenze non mi interessano”. Con queste parole il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha liquidato ogni commento sulla decisione del consigliere regionale Luca Cascone di rimettere le deleghe.
La scelta di Cascone è arrivata in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta sugli appalti truccati, che ha portato all’arresto di Franco Alfieri, ex presidente della Provincia di Salerno e figura di spicco nel panorama politico locale.
Dimissioni Cascone, De Luca non commenta la decisione
Le dichiarazioni di De Luca sono state rilasciate a margine di un sopralluogo presso il cantiere dell’ospedale da Procida di Salerno, evento durante il quale il presidente si è concentrato esclusivamente sui progressi del progetto sanitario e ha evitato di entrare nel merito delle vicende giudiziarie che hanno scosso la politica campana.
L’inchiesta sugli appalti truccati ha sollevato numerose polemiche e portato all’attenzione pubblica presunti intrecci tra politica e imprenditoria. L’arresto di Alfieri, noto per essere un personaggio di rilievo nella gestione delle amministrazioni locali, ha rappresentato un punto di svolta in questa vicenda, suscitando un acceso dibattito sull’etica politica e sulla trasparenza amministrativa.
La decisione di Cascone
Luca Cascone, consigliere regionale e presidente della Commissione Trasporti della Campania, ha deciso di rimettere le proprie deleghe a seguito delle accuse a suo carico nell’ambito dell’inchiesta. Sebbene Cascone non sia stato destinatario di misure restrittive, la sua posizione all’interno del procedimento ha spinto il consigliere a fare un passo indietro, una mossa interpretata come un tentativo di salvaguardare l’immagine dell’istituzione regionale e del governo guidato da De Luca.
De Luca e il “silenzio strategico”
La scelta di De Luca di non commentare la vicenda appare in linea con il suo stile comunicativo, che spesso tende a minimizzare o a eludere le polemiche per concentrare l’attenzione sui progetti amministrativi. Tuttavia, il presidente non ha mancato di ribadire la propria linea pragmatica, concentrata sui “problemi reali”, lasciando intendere che la vicenda giudiziaria non avrà ripercussioni sulla sua agenda politica.