Con la direttiva Omnibus cambiano anche i saldi in Italia: effetti dell’aggiornamento del Codice del Consumo in merito alle disposizioni relative agli annunci di riduzione di prezzo. E così, in vista dei saldi estivi al via dal 6 luglio, diremo addio ai prezzi barrati con gli sconti in evidenza. I negozianti, infatti, dovranno indicare non il prezzo di listino ma il costo minimo applicato al prodotto negli ultimi 30 giorni. Un modo per ridurre il fenomeno degli sconti finti.
Direttiva Omnibus, cosa cambia per i saldi in Italia
Con l’introduzione della direttiva Ombinus, a partire da luglio 2023, negozi fisici, store online e outlet devono adeguarsi a nuove regole sulla trasparenza nell’esposizione dello sconto di un prodotto. In particolar modo, è obbligatorio esporre un etichetta o un volantino che indichi il “prezzo precedente”, ovvero il prezzo più basso assegnato al prodotto stesso nei 30 giorni precedenti la promozione. La direttiva, inoltre, prevede sanzioni più salate in caso di scorrettezze.
La direttiva è stata introdotta con lo scopo di tutelare i consumatori, in modo che questi non vengano ingannati con promozioni apparentemente convenienti guardando solo la percentuale di sconto senza valutare se il prezzo indicato sull’etichetta o sponsorizzato sugli annunci web corrisponda o meno al vero valore del prodotto.
Addio agli sconti perenni
Per anni, alcune aziende hanno messo in promozione sempre gli stessi prodotti al 50% o addirittura al 70% mettendo in listino prezzi non reali per giustificare la promozione. Con la direttiva Omnibus l’acquirente potrà conoscere conoscere la percentuale di sconto e anche il prezzo più basso del prodotto nel mese precedente l’inizio della promozione.