Proprio questa mattina, nella puntata di Omnibus, in onda su La 7, il direttore del quotidiano La Notizia, Gaetano Pedullà, ha analizzato le incessanti pressioni del Centrodestra, sulle decisioni del governo Draghi. Poi, ricordando che anche il Centrodestra partecipa alla maggioranza del “governo dei migliori”, si è scagliato su Salvini, affermando: “Promette aperture, crea false illusioni e soffia sul malcontento”.
Pedullà: “Salvini promette aperture e soffia sul malcontento”
L’accusa del direttore del quotidiano La Notizia, Gaetano Pedullà, giunge direttamente nel corso della puntata odierna di Omnibus, in onda su La 7. Le parole di Pedullà: “è un dibattito curioso quello a cui stiamo assistendo perché il virus notoriamente non ha tessera di partito. Vediamo da una parte Salvini che cerca di promettere quello che noi tutti vogliamo, aperture e tornare alla vita normale. I suoi governatori, che lui, come dire, scaglia contro il Presidente del Consiglio, invece, frenano. Considerando le cose che diceva, anche ieri, Zaia, o che ha detto Toti, sulle loro Regioni quando hanno responsabilità di governo, vanno un pò più con i piedi di piombo, rispetto alle riaperture ed all’illusione di poter riaprire presto”.
Poi, Pedullà incalza: “Nella situazione come quella attuale, anche solo promettere delle riaperture, in mezzo alla terza ondata della pandemia, significa creare false illusioni e soffiare su un malcontento, che c’è. Prima il tema dei ristori che sono insufficienti, poi il tema della difficoltà economica, presente sotto gli occhi di tutti”.
Pedullà accusa Salvini: “c’è bisogno di rincuorare le persone, non di illuderle”
“Dunque – prosegue Pedullà – c’è bisogno di rincuorare le persone, non di illuderle. La politica che illude è una politica che fa propaganda, che cerca di portare a proprio vantaggio un consenso, che invece andrebbe costruito nel Paese impedendo di rovinare i sacrifici fatti finora. Se dovessimo riaprire troppo presto, anziché andare verso la soluzione britannica, rischiamo di complicarci la vita. Di rendere l’estate molto difficile.
Io, tra l’altro, sono un pò sbigottito e un pò meravigliato da quello che accade sul turismo. è una cosa incredibile che si possa lasciare l’Italia per andare in vacanza all’estero e non lo si possa fare all’interno del nostro Paese. Siccome chi grida di più contro questa decisione è la Lega, mi domando: proprio della Lega è il ministro del Turismo. E allora cosa ci sta a fare questo ministro? Più che illudere le persone, su cose che oggi sono complicate da realizzare, sarebbe più opportuno lavorare sulle cose che si possono fare sul momento, senza dare finte speranze”, conclude il direttore del quotidiano.