Alle 20:30 di questa sera martedì 31 dicembre si è tenuto il discorso di Sergio Mattarella per fine anno e per l’inizio del 2025: ecco cosa dice del Presidente della Repubblica dalla sala del Quirinale. Il discorso integrale.
Il discorso di fine anno di Mattarella
Il decimo discorso di fine anno di Sergio Mattarella rivolto agli italiani sottolineerà l’importanza della partecipazione dei cittadini per la democrazia. Questo tema ha caratterizzato molti dei suoi interventi e sarà uno dei messaggi principali che il presidente della Repubblica intende comunicare nel suo consueto discorso di fine anno. L’intervento, previsto per le 20:30 su canali unificati, accompagnerà gli italiani verso i festeggiamenti di San Silvestro, offrendo un momento di riflessione tra cenoni e brindisi, con l’intento di mantenere vivi nella coscienza collettiva nazionale principi e valori fondamentali.
Dall’angoscia per la sorte di Cecilia Sala, detenuta in Iran, all’urgenza di promuovere la pace in Ucraina e in Medio Oriente, passando per l’aumento delle spese militari necessarie a fronteggiare l’aggressione russa e il ruolo fondamentale dei giovani, considerati una “grande risorsa del Paese”. Questi sono alcuni dei temi affrontati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno, oggi 31 dicembre 2024. Il capo dello Stato si rivolge agli italiani in un discorso che invita a guardare con speranza al futuro e all’anno che verrà, sottolineando che spetta a noi trasformare questa speranza in realtà, in un Paese che vive “tra luci e ombre”. Dalla salute ai salari, dall’esempio di vita di Sammy Basso all’emergenza carceraria, dall’orrore dei femminicidi alla condanna per i morti sul lavoro: queste sono alcune delle questioni sollevate dal Presidente della Repubblica.
Il testo integrale del discorso di fine anno
«La pace è più urgente che mai». Con queste parole, Sergio Mattarella apre il suo consueto messaggio di fine anno, rinnovando l’appello a mettere fine ai conflitti armati. Nel suo intervento, il Presidente della Repubblica sottolinea non solo i conflitti attuali e la corsa al riarmo, ma anche le sfide legate ai cambiamenti climatici, alle lunghe liste d’attesa nel sistema sanitario pubblico e alla crescente diffusione di modelli di violenza tra i giovani. Durante i circa quindici minuti del suo discorso, Mattarella esprime anche un pensiero per Cecilia Sala, la giornalista di 29 anni detenuta a Teheran dal 19 dicembre scorso.
«Durante la notte di Natale è giunta la notizia della morte, per assideramento, di una bambina di pochi giorni a Gaza», ricorda il presidente della Repubblica all’inizio del suo discorso. E prosegue, sottolineando che «nella stessa notte, intensi bombardamenti russi hanno colpito le centrali elettriche delle città ucraine, costringendo la popolazione civile a vivere nel buio e nel freddo». Nel frattempo, gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas «stanno affrontando un nuovo anno in condizioni disumane». Di fronte a tutte queste crisi, Mattarella invita a trovare il coraggio e la determinazione per tornare a parlare di pace, «che non implica sottomettersi alla violenza di chi aggredisce gli altri Paesi con le armi, ma rappresenta il rispetto dei diritti umani, il diritto di ogni popolo alla libertà e alla dignità».
Mattarella esprime la sua «angoscia» per l’arresto di Cecilia Sala, detenuta in Iran da quasi due settimane. «Le siamo vicini e speriamo di rivederla presto in Italia», afferma il Presidente della Repubblica. Inoltre, sottolinea: «Ciò che sta accadendo evidenzia ancora una volta l’importanza della libera informazione. Molti giornalisti mettono a rischio la propria vita per documentare ciò che avviene nelle tragiche guerre ai confini dell’Europa, in Medio Oriente e altrove. Spesso pagano un prezzo molto alto per il servizio che offrono alla comunità».
Nel suo discorso di fine anno, Mattarella sottolinea l’importanza di «riorientare la convivenza e il modo di vivere insieme». Questo è particolarmente rilevante in un periodo in cui «a livello globale, la ricchezza di pochi cresce in modo esponenziale, mentre la povertà di molti si espande». Riguardo alle «sconfortanti» disuguaglianze, il Presidente evidenzia che nel 2024 la spesa per armamenti ha raggiunto un record di 2.443 miliardi di dollari. «Questo ammontare è otto volte superiore a quanto è stato destinato alla recente Cop29 di Baku per affrontare il cambiamento climatico, una necessità fondamentale per l’umanità».
Mattarella sottolinea che anche l’Italia è soggetta a luci e ombre. I dati sull’occupazione sono promettenti, ma il presidente della Repubblica evidenzia che «persistono zone di precarietà, salari bassi e lavoratori in cassa integrazione». Allo stesso tempo, l’export italiano e il turismo continuano a registrare una crescita, ma sempre più giovani «si trasferiscono all’estero per cercare opportunità che qui mancano». Inoltre, la sanità è in difficoltà: «La scienza, la ricerca e le nuove tecnologie offrono possibilità che fino a poco tempo fa sembravano impensabili per la cura di malattie un tempo considerate inguaribili. Tuttavia, ci sono lunghe liste d’attesa per esami che, se effettuati in tempo, potrebbero salvare vite. Molte persone rinunciano a cure e medicinali per mancanza di risorse».