Questa mattina Giuseppe Conte ha tenuto il discorso sulla fiducia al Senato della Repubblica. Dopo i 321 voti favorevoli ottenuti alla Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio dei Ministri punta ad ottenere lo stesso risultato anche in Senato. Alle 9.30 il premier ha parlato ai senatori, ripercorrendo sostanzialmente la traccia del suo intervento di apertura di ieri alla Camera.
Crisi di governo, il discorso di Conte al Senato della Repubblica
La seduta si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria di Emanuele Macaluso, storico dirigente del Partito Comunista Italiano, deceduto nelle scorse ore. Macaluso è stato ricordato anche dal premier che ha dichiarato: “Anche chi non ne ha condiviso le idee può convenire che sia stato un grande protagonista della vita politica e culturale italiana”. Accanto a Conte ci sono i ministri Franceschini, Speranza, Guerini, Bonafede, Di Maio, Lamorgese, D’Incà e Amendola. Ai loro posti regolarmente Matteo Salvini e Matteo Renzi.
“Parleremo di Next Generation Eu e della svolta irreversibile impressa alla politica europea, inaugurando un nuovo corso, alla prossima Conferenza sul futuro dell’Europa. Ho già rilevato che il dialogo tra politica e scienza è diventato particolarmente intenso. La politica è stata chiamata ad assolvere alla sua più nobile missione, di operare scelte per il bene comune, alcune delle quali di portata oserei dire tragica. Registriamo un aumento del 6,7% degli immatricolati nelle università del Sud”.
Gli aiuti al Sud
“Abbiamo introdotto e portato a regime, fino al 2029, per la prima volta, la fiscalità di vantaggio per tutte le imprese che operano nel Mezzogiorno, con un taglio dei contributi previdenziali del 30% per i primi 3 anni e poi a calare. Noi non siamo meridionalisti per vocazione intellettuale, se non corre il Mezzogiorno non corre l’Italia”.
Più fondi per i ristori alle attività e opere mai bloccate
La crisi di governo
“Con la pandemia, con la sua sofferenza, il Paese si è unito. Si è elevato il senso di unità del governo, si sono elevate le ragioni dello stare insieme. Adesso bisogna voltar pagina. Questo Paese merita un governo coeso, dedito a tempo pieno a lavorare esclusivamente per il benessere dei cittadini e per favorire una pronta ripartenza della nostra vita sociale e una incisiva ripresa della nostra economia. In questi giorni ci sono state continue pretese, continui rilanci concentrati peraltro non casualmente sui temi palesemente divisivi rispetto alle varie sensibilità delle forze di maggioranza. Di qui le accuse, a un tempo di immobilismo e di correre troppo, di accentrare i poteri e di non aver la capacità di decidere. Vi assicuro che è complicato governare con chi mina continuamente un equilibrio politico pazientemente raggiunto dalle forze di maggioranza.
L’appello e la promessa
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Il programma della giornata
Dopo l’intervento di Conte, si terrà un dibattito che impegnerà l’Assemblea di Palazzo Madama fino alle 12.30: riprenderà alle 13.30 fino alle 16.30. Dopo un’ora di pausa per la sanificazione dell’Aula, Conte replicherà intorno alle 17.30, dopodiché per un’ora e mezza circa ci saranno le dichiarazioni di voto. La votazione di fiducia dovrebbe avere inizio intorno alle 19.30 e dovrebbe concludersi intorno alle 20.30.
Quanti voti favorevoli servono a Conte al Senato?
Giuseppe Conte esclude la possibilità di dimettersi sotto quota 155. Spera di agguantare la fiducia con 3, 4 voti in meno dei 161 della maggioranza assoluta e poi, col tempo, di costruire “un progetto politico articolato e preciso, a forte vocazione europeista”.