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Distribuzione demografica in Campania: i dati Istat del 2023, la popolazione è in calo

Statistiche
Statistiche demografiche
Statistiche demografiche

La distribuzione della popolazione in Campania illustra che gli abitanti residenti sono di poco superiore a 5 milioni e 600 mila. I dati Istat evidenziano un calo della popolazione del 23,1%, tra le cause il problema per le donne di conciliare maternità e lavoro. Di seguito le statistiche demografiche dell’ISTAT per età e sesso.

Distribuzione della popolazione in Campania: statistiche demografiche per età e sesso

La Campania ha perso il 23,1% della popolazione tra il 2008 e il 2019. Tendenza che si accentua visto che tra il 2022 e il 2023 il calo demografico è stato in un anno del 3,6%.
È uno dei dati illustrati a Napoli da Gian Carlo Blangiardo, professore emerito dell’Università Milano Bicocca ed ex presidente dell’Istat nella sua relazione “Italia e Campania nella morsa dell’inverno demografico“.

La significativa diminuzione della popolazione residente in Campania nel 2022 è frutto della somma di due saldi negativi. Uno riguarda quello naturale (-16.990 unità) e l’altro quello migratorio interno (–23.976). Questi dati non sono compensati però dai valori positivi del saldo migratorio con l’estero (+16.013) e dell’aggiustamento statistico (+10.069).
In Campania si tratta di 5.609.536 unità, il 9,5% della popolazione italiana.

Il grafico in basso, detto Piramide delle Età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente in Campania per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2023. I dati tengono conto dei risultati del Censimento permanente della popolazione. La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull’asse Y, mentre sull’asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati. (statistiche riportate dal portale tuttaitalia.it)

Grafico- Piramide delle età


Come possiamo vedere dalla piramide ci sono variazioni visibili con periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite per guerre o altri eventi, l’andamento del grafico dipende dall’andamento demografico di una popolazione.

Distribuzione demografica in Campania

Rispetto al 2021 i dati censuari evidenziano una flessione di 14.884 unità nella regione, percentualmente superiore (-0,3%) a quella media nazionale (-0,1%). L’unica provincia a registrare un incremento della popolazione è Caserta (+1.029 residenti). La provincia di Napoli perde 8.038 residenti, seguita da Salerno (-3.426) e Avellino (-2.519). In termini relativi, le diminuzioni maggiori si registrano nelle province di Benevento (-0,7%) e Avellino (-0,6%).Poco più della metà della popolazione risiede nella provincia di Napoli (53,1%), che sfiora i tre milioni di abitanti. Segue la provincia di Salerno, che con oltre 1 milione di residenti raccoglie il 18,9% dei residenti della regione. Le altre tre province ospitano il 28,0% dei residenti.

Secondo i dati il tasso di mortalità è cresciuto dal 10,8 per mille del 2021 al 10,9 per mille del 2022, con un picco del 13,3 per mille registrato nella provincia di Benevento. Le donne sono il 51,2% della popolazione residente, superando gli uomini di oltre 131mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile. L’età media si è leggermente innalzata rispetto al 2021 da 43,6 a 43,9 anni.
Le province di Napoli e di Caserta sono le più giovani (43,1 anni), Benevento ed Avellino quelle più anziane (rispettivamente 46,6 e 46,3 anni).

Gli stranieri censiti sono 251.996 (+12.006 rispetto al 2021), il 4,5% della popolazione regionale, questi ultimi, provengono da 170 Paesi, prevalentemente da Ucraina (16,4%), Romania (13,4%) e Marocco (9,5%).
Poco più di un quinto della popolazione (20,8%) vive nei tre comuni con oltre 100.000 abitanti (Napoli, Salerno e Giugliano in Campania) e più di un quarto in quelli con popolazione tra 20.001 e 50.000 abitanti (28,1%). I comuni della montagna interna subiscono il maggior decremento di popolazione e presentano una struttura per età più vecchia.

Distribuzione demografica: popolazione in calo

Tra i fattori che determinano il calo, il problema per le donne di conciliare maternità e lavoro. Il rapporto difficile con il datore di lavoro è una delle sfide enormi nel nostro Paese.
In tutti i Paesi sviluppati ad una significativa occupazione femminile sono anche correlati tassi più alti di natalità, ha spiegato il presidente nazionale del Forum Famiglie, Adriano Bordignon.

Nel ventennio 2023-2042 la popolazione residente si ridurrà dell’11,3%, con una riduzione di un altro 17,7% nel ventennio successivo dal 2043 in poi. Nel complesso, tra il primo gennaio 2023 e la stessa data del 2064 la popolazione campana si ridurrebbe in tutto del 27%, con quindi 1,5 milioni di residenti in meno.

Le conseguenze sarà una riduzione nel tempo del flusso di accesso alla scuola dell’obbligo a 6 anni e all’elettorato attivo dei 18enni. Al contrario, dovrebbe triplicare il quoziente di cittadini con più di 90 anni. Con tutti i problemi economici e sociali che è facile intuire.

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