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Sei aborti, una gravidanza extrauterina e incontinenza cervicale: Giovanna Francesca diventa mamma grazie alla fecondazione assistita

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Foto della neomamma

Sei aborti, una gravidanza extrauterina e incontinenza cervicale: Giovanna Francesca diventa mamma grazie alla fecondazione assistita all’ospedale Malzoni di Avellino. La storia a lieto fine.

Giovanna diventa mamma grazie alla fecondazione assistita ad Avellino

Giovanna Francesca Cecere e suo marito Giulio Suraci, residenti a Pordenone, avevano ormai perso ogni speranza di diventare genitori. La donna aveva affrontato sei aborti e una gravidanza extrauterina che aveva causato una grave emorragia interna, rendendo necessario un intervento per l’asportazione di una tuba. Durante quel periodo, le era stata diagnosticata l’assenza congenita dell’altra tuba, il che le impediva di concepire naturalmente.

Per questo motivo, la sfortunata donna aveva avviato un percorso di fecondazione assistita, che si era rivelato fruttuoso con la creazione di cinque blastocisti. Dopo il trasferimento di una sola blastocisti, è iniziata una gravidanza che si è presto rivelata ad alto rischio a causa dell’incontinenza del collo dell’utero, che minacciava di interromperla. Successivamente seguita dal professor Raffaele Petta, specialista in sterilità e gravidanze a rischio, è stata ricoverata nel Reparto di Ostetricia del Malzoni Research Hospital, dove la dottoressa Annamaria Malzoni le ha praticato un cerchiaggio cervicale.

La gravidanza, tanto preziosa quanto ad alto rischio, è stata seguita dal dottor Raffaele Petta utilizzando le più moderne tecniche, tra cui ecografie morfostrutturali, analisi del profilo biofisico fetale, cervicometrie ed ecoflussimetrie feto-placentari. Alla 38ª settimana, poiché la bambina si trovava in presentazione podalica, è stato effettuato un taglio cesareo dalla dottoressa Malzoni, con la collaborazione del dottor Pasquale Cioffi e dell’ostetrica Mariangela Cucciniello, assistiti in sala operatoria dal caposala Gaetano Bianco e dall’infermiera Maria Luisa Campanile.

Il lieto fine

Alle 9:06 del 22 novembre, la piccola Emma è venuta al mondo, pesando 2,690 kg, e affidata alle cure del dottor Angelo Izzo, Responsabile della Tin del Malzoni Research Hospital. “Desidero esprimere la mia gratitudine a tutti i Medici, le Ostetriche, le Infermiere, le Operatrici Socio-sanitarie e le Puericultrici del Malzoni Research Hospital che mi hanno supportato in questa meravigliosa avventura della mia vita. Il mio prossimo obiettivo è dare a Emma un fratellino o una sorellina: penso che molto presto procederò con il trasferimento delle altre blastocisti attualmente crioconservate”, ha dichiarato la neomamma Giovanna Francesca.

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