“Dimostrazione che serve gradualità, non si torna indietro”. Ad Affermarlo con un post su Facebook, Giuseppe Conte, che commenta quanto previsto dall’ultimo Dl Covid, con nuove riaperture e lo spostamento del coprifuoco.
Dl Covid, Conte commenta le riaperture
“Non esiste altro criterio per affrontare la pandemia se non quello della gradualità, della ragionevolezza. Per riaprire e non tornare più indietro è necessario procedere con adeguata proporzionalità in ogni decisione. È una convinzione che con il Movimento 5 Stelle abbiamo condiviso da subito e che oggi ribadiamo con convinzione, dopo che i fatti stanno premiando la determinazione della nostra linea”.
L’attacco a Salvini
Conte attacca Salvini, pur senza citarlo, parlando della raccolta firme avviata dalla Lega per l’abolizione del coprifuoco: “Allestire improvvisate raccolte firme o soffiare sul fuoco del disagio del Paese non serve: lo testimonia, d’altronde, anche la repentina retromarcia di chi fino a ieri urlava contro le scelte più logiche e ragionate. La rabbia e la frustrazione di operatori economici e cittadini meritano rispetto, vanno ascoltate e tenute in considerazione. Non vanno strumentalizzate”.
“Risposte graduali e razionali”
L’ex presidente del Consiglio sottolinea come servano risposte graduali e razionali, senza inseguire i consensi: “Questa pandemia non si può combattere con la pancia: dobbiamo usare la testa e i numeri, perché la politica deve poter contare sul supporto della scienza senza esimersi dalla responsabilità di operare le scelte nell’interesse comune. Chi farnetica di scorciatoie o di facili soluzioni sta pensando ai sondaggi e non al bene del Paese”.
Da qui quella che sembra un’ulteriore difesa del suo governo e dell’attuale ministro della Salute, Roberto Speranza, considerato da molti come rigorista: “Chi lavora senza proclami su traiettorie percorribili non è un “rigorista”: semplicemente tiene davvero all’Italia e vuole più di tutti un rapido ritorno alle nostre sacrosante libertà”.