I “sindaci non potranno introdurre limitazioni alla localizzazione sul proprio territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualunque tipologia“, come il 5G. Questo è quanto previsto nel dl Semplificazione. Inoltre, si legge sul sito del dipartimento dell’Innovazione, “non potranno fissare limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici diversi rispetto a quelli stabiliti dallo Stato”.
I sindaci non potranno dire no al 5g
Dura la replica del sindaco di Vicenza, Francesco Rucco: “La decisione del governo vieta ai sindaci di intervenire con un’ordinanza a tutela della salute pubblica per quanto riguarda il tema dell’esposizione ai campi elettromagnetici.
Viene resa così inefficace l’ordinanza che ho firmato a maggio, come le tante altre ordinanze emesse dai sindaci di tutta Italia, che stabiliva la sospensione della sperimentazione o attivazione di impianti 5G in attesa di capire se tali dispositivi possano danneggiare la salute“.
Conclude Rucco
“In questo modo, pertanto, il governo esautora i sindaci che rappresentano la massima autorità sanitaria locale e che quindi hanno la responsabilità della salute dei cittadini. Ricordo che l’ordinanza aveva solo la funzione di comprendere da Arpav e Ulss se la nuova tecnologia del 5G potesse arrecare danni alla salute pubblica, tenuto conto che l’amministrazione intende favorire lo sviluppo di nuove tecnologie.
In attesa comunque di conoscere i risultati delle indagini, ci attiveremo per rafforzare il nostro Piano antenne tutelando le aree pubbliche piu’ sensibili”.