Almanacco

L’1 febbraio del 1938 nasce Domenico De Masi: sociologo del lavoro italiano

Domenico De Masi è un sociologo italiano. È professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università “La Sapienza” di Roma, dove è stato preside della facoltà di Scienze della comunicazione.

1 febbraio 1938: nasce Domenico De Masi, noto sociologo del lavoro italiano

Nato a Rotello l’1 febbraio del 1938, Domenico De Masi ha contribuito a elaborare e diffondere il paradigma post-industriale, basato sull’idea che, a partire dalla metà Novecento, l’azione congiunta del progresso tecnologico, dello sviluppo organizzativo, della globalizzazione, dei mass media e della scolarizzazione di massa abbia prodotto un tipo nuovo di società centrata sulla produzione di informazioni, servizi, simboli, valori, estetica.


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Tutto ciò ha determinato nuovi assetti economici, nuove forme di lavoro e di tempo libero, nuovi valori, nuovi soggetti sociali e nuove forme di convivenza. La sociologia di Domenico De Masi analizza soprattutto i gruppi creativi, la creatività come sintesi di fantasia e concretezza, l’ozio creativo come sintesi di lavoro, studio e gioco.

Attività professionale

Accanto all’insegnamento universitario, Domenico De Masi ha fondato la “S3. Studium”, una scuola di specializzazione triennale in scienze organizzative, poi trasformata in società di ricerca e formazione.


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Dalla “S3.Studium” è nato il “Master in Comunicazione e Organizzazione” presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma.

L’impegno civile

Parallelamente all’impegno professionale nell’Università e nella S3.Studium, De Masi ha portato avanti numerosi impegni no profit:

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  • Ha curato la parte sociologica relativa alla realizzazione del Villaggio Matteotti, progettato da Giancarlo De Carlo per la società Terni.
  • Ho fondato e diretto la SIT-Società Italiana Telelavoro per la diffusione del telelavoro e la sua regolamentazione sindacale.
  • È stato presidente dell’In/Arch.
  • È stato presidente del Parco Nazionale del Cilento.
  • È stato assessore alla cultura e al turismo del Comune di Ravello (1994-95) impostando il piano di sviluppo turistico locale e portando il festival wagneriano da 10 giorni a tre mesi.
  • È stato membro del Comitato etico di Siena Biotech.
  • Per due mandati, dal 2002 al 2010, è stato presidente della Fondazione Ravello, rilanciando il Ravello Festival e conducendo una tenace battaglia per la realizzazione dell’Auditorium di cui Oscar Niemeyer gli aveva regalato il progetto.
  • A Ravello De Masi ha pure fondato e diretto per quattro anni la Scuola Internazionale di Management Culturale per la professionalizzazione dei neolaureati in organizzazione di eventi.
  • Con Ermete Realacci e Alessandro Profumo ha fondato “Symbola”, associazione delle imprese eccellenti.

Pubblicazioni

Da solo o in collaborazione con altri studiosi, ha pubblicato numerosi saggi di:


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  • Sociologia urbana e dello sviluppo, tra cui La negazione urbana. Trasformazioni sociali e comportamento deviato a Napoli (con Gennaro Guadagno, Il Mulino, Bologna 1971); Napoli e la questione meridionale (2005).
  • Sociologia del lavoro e dell’organizzazione, tra cui Sociologia dell’azienda (Il Mulino, Bologna 1973, a cura di); I lavoratori nell’industria italiana (4 voll., Franco Angeli, Milano 1974, a cura di, con Giuseppe Fevola); Trattato di sociologia del lavoro e dell’organizzazione (2 voll., Franco Angeli, Milano 1985-87, a cura di, con Angelo Bonzanini); Il lavoratore post-industriale. La condizione e l’azione dei lavoratori nell’industria italiana (Franco Angeli, Milano 1985); Sviluppo senza lavoro (Lavoro, Roma 1994); Il futuro del lavoro. Fatica e ozio nella società postindustriale (Rizzoli, Milano 1999 2007).
  • Sociologia delle organizzazioni creative, tra cui L’emozione e la regola. I gruppi creativi in Europa dal 1850 al 1950 (Laterza, Bari-Roma 1990; Rizzoli, Milano 2005); L’ozio creativo (conversazione con Maria Serena Palieri, Ediesse, Roma 1995; Rizzoli, Milano 2000); La fantasia e la concretezza. Creatività individuale e di gruppo (Rizzoli, Milano 2003).
  • Sociologia dei macro-sistemi, tra cui L’avvento post-industriale (1985); Non c’è progresso senza felicità (con Frei Betto, Rizzoli, Milano 2004); La felicità (con Oliviero Toscani, 2008); Mappa Mundi. Modelli di vita per una società senza orientamento (Rizzoli, Milano, 2014).
  • Mappamundi. Modelli di vita per una società senza orientamento (Rizzoli, Milano 2015).
  • L’ emozione e la regola. L’organizzazione dei gruppi creativi del 2015
  • Tag. Le parole del tempo (Rizzoli, Milano 2015).
  • Napoli 2025. Come sarà la città tra dieci anni? del 2016
  • Una semplice rivoluzione. Lavoro, ozio, creatività: nuove rotte per una società smarrita (Rizzoli, Milano 2016)
  • Lavorare gratis, lavorare tutti. Perché il futuro è dei disoccupati (Rizzoli, Milano 2017)
  • Lavoro 2025, il futuro dell’occupazione (e della disoccupazione) (Marsilio Editori, 2017). Alla ricerca, promossa dai deputati del Movimento 5 Stelle Claudio Cominardi e Tiziana Ciprini, hanno collaborato undici esperti: Leonardo BecchettiFederico ButeraNicola CacaceLuca De BiaseDonata FrancescatoDiego FusaroFabiano LongoniWalter PasseriniUmberto RomagnoliRiccardo StaglianòMichele Tiraboschi.
  • Il lavoro nel XXI secolo (Einaudi, Torino 2018).
  • L’età dell’erranza. Il turismo nel prossimo decennio (Marsilio, Venezia 2018). Alla ricerca, promossa dal deputato del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati hanno collaborato undici esperti: Magda Antonioli Corigliano, Lucio Argano, Aldo Bonomi, Vanni Codeluppi, Nicolò Costa, Marco D’Eramo, Sonia Ferrari, MaraManente, MaurizioMilan, Massimo Pica Ciamarra, RomanoToppan.
  • Il mondo è giovane ancora (Rizzoli, 2018).
  • Roma 2030 (Einaudi, 2019).

Ha fondato e diretto la rivista “Next. Strumenti per l’innovazione”; è membro del comitato scientifico della rivista “Sociologia del lavoro”.


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Ha inoltre presentato opere di Frederick TaylorMax WeberEdward C. BanfieldFrancesco Saverio NittiDaniel GolemanLuciano De CrescenzoGore Vidal ecc.