L’uomo, in perfette condizioni di salute, ha scelto di sottoporsi al prelievo di uno dei suoi reni non per aiutare un familiare o un amico, ma per donarlo a uno sconosciuto in lista d’attesa per il trapianto. Il suo gesto ha permesso di salvare tre pazienti a Padova, L’Aquila e Bologna. È la prima “donazione samaritana” in Italia dal 2019.
Dona un rene a uno sconosciuto e consente una catena di tre trapianti
Un gesto di straordinaria altruismo quello avvenuto a Padova nei giorni scorsi: un uomo ha scelto di donare un rene da vivente, affidandolo alla Rete Nazionale Trapianti. Questo atto ha consentito la realizzazione simultanea di tre trapianti in altrettanti centri specializzati: L’Aquila, Bologna e Padova.
Per garantire il trasporto dell’organo, le forze della polizia stradale hanno percorso oltre 1.000 chilometri in poche ore. L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione di più di cento professionisti della salute – tra medici, infermieri, psicologi, biologi e personale del Centro Nazionale Trapianti. Nonché dei coordinamenti regionali del Veneto, Abruzzo ed Emilia-Romagna.
L’aspetto straordinario di questa vicenda risiede nel fatto che il donatore, in perfetta salute, ha scelto di sottoporsi al prelievo di un rene non per aiutare un familiare o un amico, ma per offrirlo a uno sconosciuto in lista d’attesa per un trapianto, in modo completamente gratuito e anonimo. Da qui il termine ‘donazione samaritana’.
Le parole del donatore
“Il motivo profondo del mio gesto è la riconoscenza e la gratitudine che provo per la vita, con la V maiuscola. Ho ricevuto affetto, amicizia e soddisfazioni professionali, e mi sono chiesto cosa potessi fare per gli altri”, ha spiegato il donatore.
“Ho saputo della possibilità di donare un rene da vivente pur senza avere una persona a cui destinarlo: sono un credente e per me questa è stata una grande opportunità, scegliere di donare è una scelta di fiducia e costa poco. I tre trapianti? A me è spettato l’onore di dare il calcio d’inizio, ma abbiamo giocato in tanti: possiamo dire che è stata una bella vittoria, un secco 3-0″, ha aggiunto.
I trapianti in Italia
Dal 2015, in Italia, sono stati realizzati 29 trapianti di rene grazie a donazioni di questo tipo. Questo rappresenta il nono caso registrato dal Centro Nazionale Trapianti da quando è stato avviato il programma, sebbene fosse passato più di cinque anni e mezzo dall’ultima donazione di questa natura. Le nove donazioni hanno consentito la creazione di catene di prelievi che hanno coinvolto 21 coppie di donatori e riceventi.
“Una donazione d’organo ‘samaritana’ è un concatenarsi virtuoso di generosità, scienza, preparazione clinica, perfetto sincronismo tra più centri trapianto. Una notizia come quella di oggi non si riceveva dal 2019. Per questo è da festeggiare con gioia e orgoglio. Anche perché la catena umana che è stata realizzata è partita dal Centro Trapianti Rene e Pancreas dell’Azienda Ospedale Università di Padova, al quale il donatore samaritano si è rivolto per il suo straordinario gesto di altruismo. Complimenti ai clinici padovani e a quelli di Bologna e L’Aquila, che hanno composto il trio salvavita”. Con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha celebrato l’evento.