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Donald Trump, condannato a pagare 5 milioni di dollari

Donald Trump è stato condannato a pagare 5 milioni di dollari: è quanto disposto dal Tribunale di New York dopo il processo che lo vedeva accusato di abusi sessuali e diffamazione ai danni della scrittrice Jean Carroll.

Donald Trump condannato: era accusato di abusi sessuali e diffamazione

I giudici del Tribunale di New York hanno condannato il politico, accusato di aver stuprato la scrittrice nei camerini di un grande magazzino nel 1996 e averla diffamata negando l’episodio e dandole della bugiarda, a pagare 5 milioni di dollari. Lo riferisce la Cnn.

Secondo quanto emerso, Trump non avrebbe stuprato la donna ma solo aggredito sessualmente e l’ha poi diffamata. È il verdetto raggiunto dalla giuria del processo civile.

Cosa è successo

All’epoca Trump le aveva chiesto di provare un capo di biancheria intima grigio e blu. Carroll si era rifiutata: “Trump era un tipo divertente e leggero. Probabilmente stavamo flirtando tutto il tempo” ma poi tutto è cambiato improvvisamente. Lui l’avrebbe spinta all’interno di uno spogliatoio, chiuso la porta e immobilizzata contro la parete.

Carroll ha raccontato di aver lasciato i grandi magazzini scioccata. Ha subito parlato della vicenda a due amiche. Una, Lisa Birnbach, le ha detto che era stata stuprata e che doveva andare subito dalla polizia. L’altra, Carol Martin, le ha consigliato di non parlarne con nessuno. La scrittrice aveva deciso di tenere la storia segreta fino al 2019, quando l’aveva raccontata in un articolo uscito sul New York Magazine.

Trump aveva però sempre negato l’accusa, considerando quella confessione solo un modo per promuovere il libro in uscita: “Non so chi sia”, aveva scritto sui social, aggiungendo: “Non era il mio tipo”.

Le accuse

Ma i difensori della scrittrice dichiarano: “Carroll era esattamente il suo tipo, il tipo di bellissima donna di cui lui era automaticamente attratto”. La rivista Elle ha poi licenziato Carroll: “Ho perso otto milioni di lettori», ha raccontato, «la gente da allora mi guarda in modo diverso”.

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