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Le migliori frasi, testi e canzoni di Donatella Rettore: le più belle

Scopriamo insieme le migliori frasi, testi e canzoni più belle di Donatella Rettore

Donatella Rettore, nota anche solo come Rettore nata a Castelfranco Veneto, l’8 luglio 1955, è una cantautrice, paroliera e attrice italiana. Scopriamo insieme le migliori frasi, testi e canzoni più belle di Donatella Rettore.

Le frasi, testi e canzoni di Donatella Moretti: le più belle

Di seguito una selezione di frasi, testi, canzoni e immagini più belle di Donatella Moretti:

  • Noi donne siamo vanitose. Fin da bambina amavo i trucchi e mi mettevo i tacchi e lo faccio ancora adesso: provo trucchi, brillantini, tonalità di colori. È anche quello un modo di essere creativi. Ricordo la prima volta che ho visto Ivan Catteneo o Renato Zero, erano fantastici.
  • Parliamo dei progetti futuri, non di quelli passati. Siamo tornati a fare le canzoni amore, cuore, disperazione. Che noia. Se c’era una cosa che mi faceva arrabbiare negli anni ’80 era che alcuni giornalisti volevano rilanciare gli anni ’70. Io pensavo che era davvero assurdo, c’eravamo lì noi, la nuova generazione di artisti e loro pensavano al passato. Adesso succede quello che succedeva allora, vanno di moda gli anni ’80 che è stato un periodo molto ricco dal punto di vista musicale perché eravamo al passo col resto del mondo.
  • In Germania ero diventata famosa solo come Donatella, in Italia ancora mi snobbavano. Quando sono tornata qui ho deciso che per tutto il resto del mondo sarei diventata famosa come Rettore. E il successo è arrivato.
  • La musica non può essere una lobby.

Le frasi sulle canzoni di Donatella Moretti

 

Bianco

Bianco
Hai il viso bianco
Lo sguardo stanco
Che non si accende più
Bianco
Quanto ti manco?
Ora mi spengo
E non ti voglio più

Donatella Rettore

Di notte specialmente

Le avventure avute facilmente
Sono acqua che mi sfiora leggermente
Dimenticando continuamente
Di notte specialmente

Locura

Guarda, c’è un cuculo sul filo
Sembra quasi che abbia già deciso
Ci voglio fare il nido
Guarda, sorride e non lo sa
E con cinica mossa deporrà
Le uova un po’ più in là

Quello che non sai

Quello che non sai
È che non sono uguale mai
Ed ogni giorno aspetto chi
Mi porti in fretta via da qui

E non cambierò

Frugando in fondo alle mie tasche
Cercando chi lo sa che cosa
Trovo brandelli di passato
E qualche petalo di rosa

Sudo

Sono anni che prego
Mi ubriaco, mi annego
Sperando sempre il meglio nel meglio per le donne

L’uomo vero

L’uomo vero, dici
Non porta mai un fardello
Chi te l’ha detto?
Chi te l’ha detto che
Non possa essere bello?

Nel viale della scuola è sempre autunno

La bicicletta tutta verniciata
Il fiocco rosso in testa e la cartella
Piena di firme era e mi piaceva
Non mi piaceva invece stare sola
Mia madre mi seguiva dal balcone
Con l’ultima sua ansia e il cuore in gola
Io non avevo amici nella scuola
E forse già da allora
Io cominciavo a crescere da sola

Femme Fatale

Le femme fatale
La notte è la sua ombra scura che va
Muschio sopra il muro
Rubini, sesso e mondanità…

Lamette

Dammi una lametta che mi taglio le vene
(Ploloploploploploploplo)
Diventa bieca questa notte da falene
(Ploloploploploploploplo)
Promette bene, sì, promette tanto bene
Ma… gimme, gimme, gimme!
Ma… gimme, gimme, gimme!
Ma… gimme, gimme, gimme!
Ma dammi una lametta che mi taglio le vene.

Donatella

Non capisco perché
Tutti quanti continuano
Insistentemente
A chiamarmi Donatella
Oh, oh, oh bella!

Donatella Rettore

Splendido splendente

Amo un camice innocente
Si avvicina sorridente
È padrone già si sente

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