Dove è andato Don Matteo? Sul finale della quarta puntata della tredicesima stagione della fiction, assistiamo all’uscita di scena dell’amato prete interpretato da Terence Hill. Ma la sua scomparsa da Spoleto ha un qualcosa di tenebroso e misterioso!
Dove è andato Don Matteo?
Sul finire della quarta puntata di Don Matteo 13, vediamo il famoso prete essere scortato da due uomini misteriosi su una macchina nera. Nessun addio, nessun saluto agli amici di una vita. La partenza avvolta dal mistero lascia aperto un interrogativo: dove è andato Don Matteo?
Come riporta TvSerial, la mattina Spoleto si risveglia senza parroco e Cecchini si cimenta subito nelle indagini per scoprire dove si trova il suo amico. Il nuovo parroco della chiesa di Sant’Eufemia di Spoleto, che arriva a bordo della sua motocicletta, desta i sospetti di tutta la città! Don Massimo, interpretato da Raoul Bova, è “troppo bello per essere un prete“, dice la piccola Ines. Cecchini e la capitana Olivieri muovono i loro sospetti sul misterioso parroco, che sembra nascondere un segreto inconfessabile.
I saluti di Don Matteo
Alla fine della quinta puntata, però, troviamo una lettera lasciata da Don Matteo ad ogni amico. Partito per il Sudan, il prete-investigatore si scusa con gli storici compagni d’avventura di essere partito senza salutare. Il motivo, spiega, è il rapimento di un amico missionario che gestisce un ospedale in Sudan. Don Matteo è stato scelto dal Ministero degli Esteri per mediare con i rapitori e gestire l’ospedale della Missione finché sarà necessario.
Le lettere che Don Matteo lascia ai suoi amici più cari rivelano parole affettuose e di cuore. Al capitano Cecchini, amico fraterno da vent’anni, il prete riconosce il merito di avergli fatto conoscere la vera amicizia: “Non so quando tornerò so solo che devo rimanere qui per il mio amico, per il suo ospedale, i suoi bambini. E se lo faccio è colpa sua Maresciallo: non c’è amore più grande che dare la vita per un proprio amico”.
Arriva poi il saluto a Natalina, perpetua e amica da vent’anni, al sagrestano Pippo e al Capitano Olivieri che si lascia sfuggire una lacrima durante la lettura: “Il mio cuore inquieto mi ha portato lontano. So che anche il tuo cuore è così: quella scheggia di infinito che Dio di ha messo dentro, ci porta sempre a fare cose più grandi. Ma ricorda che la felicità può essere anche vicino a noi”.
La lettera di Don Matteo per Don Massimo
Don Matteo lascia un messaggio anche al suo successore, Don Massim, invitandolo a non lasciarsi buttare giù dal rifiuto iniziale degli abitanti di Spoleto e di farsi conoscere per quello che è: “So che tu sei un bravo prete. La vocazione è un mistero: ti basterà fare cose che .on ti saresti mai immaginato di fare. Non sei tu ad aver scelto Dio ma è lui che ti ha scelto. I miei amici sono un po’ matti, ma te li affido lo stesso”.