Da un lato il clima di incertezza geopolitica che aleggia ormai dall’Europa al Medio Oriente, dall’altro l’influsso del cambiamento climatico, che mina le nostre certezze ed entra, in silenzio, nelle nostre vite. Poi, a complicare il piano, ci sono le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, che tengono con il fiato sospeso non solo gli elettori americani ma soprattutto gli investitori.
Ecco, essere investitori nel 2024 è particolarmente difficile. Bisogna guardarsi intorno, bisogna scegliere le strategie giuste, capire l’orizzonte temporale e il tipo di investimento. Per investire 1000€ in maniera sicura nel 2024, è utile analizzare sia le scelte più comuni tra gli italiani che gli strumenti finanziari oggi più diffusi. Proviamo a fare chiarezza su questo tema.
Gli strumenti più diffusi per iniziare a investire
Per investire occorre innanzitutto attenzione nella scelta degli strumenti giusti per massimizzare il rendimento e ridurre il rischio. Tra le opzioni più comuni ci sono allora le azioni, che permettono di guadagnare da dividendi o plusvalenze, ma richiedono una selezione oculata per evitare rischi eccessivi. Un’alternativa interessante sono gli ETF, che offrono diversificazione e costi ridotti, soprattutto quelli che guardano alla Green Economy, con ETF specifici legati alle energie rinnovabili.
I primi, piccoli progetti imprenditoriali con piccole somme possono iniziare anche con il crowdfunding, mentre i BTP e i Buoni Fruttiferi Postali offrono stabilità e sicurezza ma rendimenti limitati. Se si cerca invece protezione in tempi di incertezza economica può guardare ai beni rifugio, come l’oro, mentre se il grande demone è quello dell’inflazione, una scelta a basso rischio può essere quella del conto deposito. Attenzione poi al trading online e alle criptovalute, strumenti che offrono grandi potenzialità di guadagno, ma che richiedono una buona conoscenza del mercato, data la loro volatilità.
Le scelte degli italiani
Una panoramica interessante sulle scelte degli italiani è data invece dall’ultimo rapporto Consob sulle scelte di investimento delle famiglie del nostro paese. La scelta generale è quella della sicurezza e quindi di una predilezione per prodotti tradizionali. I certificati di deposito e i buoni fruttiferi postali sono gli strumenti più diffusi, presenti nel 48% dei portafogli. Seguono i titoli di Stato al 39%, scelti per la loro stabilità e sicurezza, soprattutto in un contesto di incertezza economica. I fondi comuni di investimento e le obbligazioni hanno rispettivamente una quota del 36% e 35%, riflettendo un crescente interesse per strumenti che offrono diversificazione.
Gli italiani mostrano anche una certa preferenza per i depositi vincolati e le azioni, che rappresentano il 32% delle scelte. Mentre i Piani Individuali di Risparmio, introdotti per incentivare l’investimento a lungo termine, hanno una diffusione limitata, con una presenza del 7% così come altri strumenti più innovativi come ETC ed ELTIF.
Sicurezza e trasparenza, obiettivi difficili in un momento storico complicato come quello che stiamo vivendo. Obiettivi, allo stesso tempo, non impossibili. Anzi fondamentali per rimettere in moto l’economia. Quella italiana, certo, ma anche quella personale.