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Mafia, trovato e perquisito il covo di Matteo Messina Denaro

Dove si nascondeva il boss Matteo Messina Denaro? I carabinieri del Ros e la procura di Palermo hanno individuato e perquisito  il covo del boss 60enne, arrestato nella giornata di ieri lunedì 16 gennaio, alla clinica Maddalena di Palermo.


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Il nascondiglio si i trova a Campobello di Mazara, nel trapanese, paese del favoreggiatore Giovanni Luppino, finito in manette insieme al capomafia. Il covo, stando a quanto si apprende finora, è nel centro abitato. Le ricerche sono state coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Guido.


 

L’arresto di Matteo Messina Denaro

Dove si nasconde Matteo Messina Denaro: perquisito il covo

La perquisizione del covo è durata tutta la notte. Ha partecipato personalmente il procuratore aggiunto Paolo Guido che da anni indaga sull’ex latitante di Cosa nostra.

Nel covo di Matteo Messina Denaro solo oggetti di valore, niente armi

Il covo di Matteo Messina Denaro era una casa anonima, non lontano da un supermercato e un distributore. A fare irruzione nel covo del super boss di Cosa Nostra, sono stati i carabinieri del Ros, meno di 24 ore dallʼarresto del capo mafia. Allʼinterno non sarebbero state trovate armi, ma oggetti di lusso, abiti firmati e profumi.

Nel covo anche Viagra e preservativi

Tra gli oggetti trovai nel covo di Matteo Messina Denaro,  i carabinieri hanno trovato decine di paia di scarpe, tutte griffate, tra cui Prada e Luis Vuitton. Lusso, ma non solo: anche viagra, ovvero le pillole per potenziare i rapporti sessuali e profilattici. Ritrovamento che confermano la nota passione del boss per le donne non è venuta meno neppure durante la latitanza. Trovati, inoltre profumi costosi e occhiali Ray ban — antica passione del padrino che nasconde con le lenti un evidente strabismo — ricevute di ristoranti.

Trovata anche un’agenda con nomi e numeri

Nel covo di vicolo San Vito è stata trovata anche un’agenda dove erano segnati nomi e numeri di telefono. Dunque non solo vestiti costosi e profumi ma anche materiale che viene definito “molto interessante” degli investigatori. Sarebbe stato persino ripreso mentre faceva la spesa al supermercato. Impossibile – dicono sempre gli investigatori – che nessuno sapesse della sua presenza.

 

Matteo Messina Denaro ricoverato in clinica grazie a un falso nome

Matteo Messina Denaro ricoverato nella clinica La Maddalena di Palermo grazie a un falso nome. A riferirlo è un medico della struttura che preferisce rimanere anonimo. Il superlatitante di Cosa nostra si sarebbe presentato sotto falso nome, Andrea Bonafede, e così sarebbe stato ricoverato e sottoposto a un’operazione nei mesi scorsi per un tumore in zona addominale. “Frequentava la clinica – spiega il medico della clinica La Maddalena – ed era stato operato in Chirurgia, ora veniva seguito in Oncologia”.


La carta d’identità falsa usata da Matteo Messina Denaro

Interrogato Andrea Bonafede, il titolare della carta d’identità falsa

Il geometra Andrea Bonafede, 59 anni, di Campobello di Mazara, titolare della carta di identità utilizzata dal super latitante, è stato interrogato oggi dai carabinieri. La carta di identità sarebbe stata falsificata da Matteo Messina Denaro, apponendo una sua foto al posto di quella del signor Bonafede.

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