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Dove sono diffuse le varianti del Covid in Italia? | La mappa regione per regione

Dove e quanto sono diffuse le varianti del Covid in Italia: la mappa aggiornata regione per regione. La variante inglese resta prevalente nel Paese

Nonostante la curva dei contagi comincia a scendere, la situazione epidemiologica italiana non consente ancora di abbassare la guardia. In diverse regioni italiane, sono molti ancora i casi legati dalle varianti del virus. Ma dove sono diffuse le varianti del Covid in Italia? Vediamo insieme la mappa aggiornata regione per regione.

Dove  sono diffuse le varianti Covid in Italia? La mappa

Un caso di variante nigeriana è stato individuato in Valle d’Aosta: a renderlo noto l’Azienda Usl spiegando che dalla refertazione di un test inviato all’istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino è emersa la presenza di una mutazione compatibile con la Variante Nigeriana del virus Sars-CoV-2. Tre giorni fa, invece, un altro caso di variante nigeriana del Coronavirus era stato individuato in un ragazzo di 16 anni a Messina.

Variante sudafricana in Sardegna e Alto Adige

In Sardegna, oltre alle varianti inglese e brasiliana, è stata scovata quella sudafricana in tre campioni provenienti da due comuni del Nord Ovest Sardegna. Altri casi sono stati individuati anche in Alto Adige.

Nella Marche casi di variante newyorkese: è l’unica regione in Italia

Nelle Marche sono stati individuati i primi due casi della variante newyorkese. La nuova variante, denominata B.1.526, è stata riscontrata in due tamponi proveniente dalla provincia di Pesaro Urbino.

La mutazione identificata per la prima volta in campioni raccolti a New York a novembre e, entro la metà di febbraio, era già presente nel 12% dei casi rilevati nella città.

La variante inglese prevalente in tutta Italia

Sebbene si stiano diffondendo anche quella brasiliana e quella sudafricana a preoccupare maggiormente gli esperti continua ad essere la variante inglese, la cui presenza nel nostro paese è ormai diventata prevalente rispetto al virus “originario”: al 18 febbraio scorso, data dell’ultima rilevazione dell’Iss, la prevalenza della B.1.1.7 era del 54,0%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra lo 0% e il 93,3%, mentre per quella brasiliana era del 4,3% (0%-36,2%) e per la ‘sudafricana’ dello 0,4% (0%-2,9%).


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