Dpcm di Natale in arrivo: in sei, massimo in otto, attorno al tavolo. Assieme ai soli parenti stretti. E con un rigido coprifuoco, che permetta però di partecipare alla messa di mezzanotte la sera di Natale. È attorno a queste ipotesi che si sta ragionando per disciplinare la cena di Natale e il veglione di Capodanno, nella consapevolezza che le regole non potranno essere imposte ma soltanto raccomandate.
Covid, le ipotesi per il nuovo Dpcm di Natale
Secondo il capo tecnico dell’Oms, Maria Van Kerkhove, la decisione più saggia a Natale sarebbe quella di non fare né pranzi né cene in famiglia per contenere la diffusione del coronavirus: “La difficile decisione di non riunirsi in famiglia per le feste è la scommessa più sicura”, ha detto. Ma non si potrà impedire ai parenti più stretti di vedersi a Natale o di aspettare assieme il nuovo anno.
Ricongiungimenti familiari
Dunque saranno probabilmente consentiti i ricongiungimenti familiari tra parenti, a patto che siano parenti stretti, cioè genitori, figli, coniugi e partner conviventi. E si sta ipotizzando di vietare gli spostamenti tra Regioni per evitare ricongiungimenti familiari troppo allargati.
Al momento, l’idea prevalente è quella di “raccomandare” la presenza di sei persone al massimo ai pranzi e alle cene delle feste. Ma è possibile che questo numero venga portato a otto, a patto che le dimensioni della casa consentano di mantenere un adeguato distanziamento.
Coprifuoco
Per quanto riguarda infine il coprifuoco, resterà in una forma che va ancora decisa. Ma soltanto per la sera del 24 e per quella del 31 c’è anche l’ipotesi che possa arrivare fino all’una di notte. Nessuna deroga dovrebbe invece essere concessa per eventi in piazza o in altri luoghi di aggregazione.
Fonte: Il Mattino
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