Cronaca

Dpcm Natale, oggi si decide su posti a tavola per i cenoni e spostamenti

Quella di oggi sarà una giornata importante per il dpcm di Natale che entrerà in vigore il prossimo 4 dicembre. Tra due giorni, venerdì 27 novembre, è in programma il prossimo aggiornamento dell’Iss sul livello di rischio dei contagi nelle regioni e le prime inserite nell’area rossa sperano di passare all’arancione, con l’indice Rt che anche a livello nazionale sta calando intorno a quota 1.
Il governo teme che col passare delle settimane e con un’Italia che sotto Natale potrebbe diventare quasi tutta gialla, si vada incontro ad un esodo di massa che dal Nord porterebbe al Sud chi ha intenzione di trascorrere le feste in famiglia.

Dpcm di Natale, la mossa anti-esodo

Per questo motivo il governo starebbe pensando di riscrivere le regole sulle tre fasce, introducendo con il prossimo Dpcm del 4 dicembre un limite agli spostamenti, almeno fino al 20 come riportato da La Stampa. Dunque gli spostamenti tra regioni dovrebbe passare la linea rigida come spiegato anche dal ministro della Salute Roberto Speranza nelle scorse ore.


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Natale con i parenti stretti

Come riportato dal Corriere delle Sera, solo se la curva dei contagi sarà davvero bassa verrà permesso di raggiungere i parenti più stretti, non prima del 20 dicembre e probabilmente con un Dpcm ad hoc, anche se non si è residenti e domiciliati nella casa di destinazione. Una deroga che potrebbe valere anche per le seconde case.


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Negozi aperti fino alle 22

Si discute inoltre sull’apertura dei negozi fino alle 22, orario in cui scatta il coprifuoco. centri commerciali dovrebbero riaprire nei weekend mentre per bar ristoranti non dovrebbe cambiare nulla a stretto giro.


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I cenoni

Tiene banco anche il tema dei cenoni: nelle prossime ore si discuterà del numero di persone che potranno partecipare alle cene natalizie che giocoforza dovranno terminare alle 22. A tavola un numero di sei, massimo otto persone. Il coprifuoco non dovrebbe subire variazioni se non per le singole notti di festa, cioè il 24 e il 31 dicembre.

In quei casi l’ipotesi è di prolungare l’obbligo del rientro a casa non più tardi dell’1 di notte, permettendo così la partecipazione alle messa di Natale e lo scambio di auguri per il nuovo anno.

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