Si avvicina il Natale e di conseguenza il dpcm che decreterà divieti e concessioni. Il piano ormai sembra essere chiaro. Dovrebbe esserci prima un allentamento delle misure con il dpcm del 3 dicembre. In questo modi si consentirebbe la ripresa dei consumi con lo shopping natalizio.
In questo modo si ridurrebbe anche l’importo dei ristori alla categorie colpite dalle chiusure. E poi a ridosso di Natale, probabilmente sabato 19 dicembre, una nuova stretta fino al 10 gennaio. Epifania compresa come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino.
Dpcm di Natale: dal 3 dicembre si riparte
Un ministro che segue il dossier ha spiegato: “Non c’è nulla di più pericoloso delle cene e dei pranzi in famiglia, delle tombolate, dove basta un solo positivo per contagiare quindici-venti persone, ormai è chiaro da tempo: l’80% dei contagi avviene in famiglia. E non ci possiamo permettere di concedere misure lasche per le Feste: a gennaio sarebbe il patatrac, il disastro. Scatterebbe la terza ondata dell’epidemia, con una nuova impennata di morti. Finché non avremo il vaccino non saremo al sicuro”.
Vietati spostamenti tra Comuni
La fase più delicata sarà dunque il periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio, dalla Vigilia all’Epifania. Bisogna decidere se i Dpcm saranno 2 o uno solo (quello del 3 dicembre). Probabilmente quasi tutta Italia sarà gialla, l’ipotesi che sta prendendo corpo è di inserire tra le regole della fascia gialla il divieto di uscire dal proprio Comune di residenza durante le Feste. E di confermare il coprifuoco alle 22.
Negozi e centri commerciali
Per negozi, centri commerciali e ristoranti, ritenuti “meno pericolosi” delle riunioni in casa. Per questi settori dopo il 3 dicembre ci sarà un allentamento della stretta, con orari prolungati. E forse un coprifuoco addolcito, portato alle 23 se non alla mezzanotte fino al 19 o 23 dicembre.