Quello degli spostamenti tra regioni è uno dei punti principali del dpcm di Natale in vigore da oggi, venerdì 4 dicembre, e presentato nella serata di ieri dal premier Giuseppe Conte. Dal 21 dicembre al 6 gennaio saranno vietati gli spostamenti regionali se non per motivi di lavoro o salute. Un modo per limitare assembramenti e resse sui mezzi di trasporto e per evitare che nelle case si festeggi il Natale tra persone che non vivono insieme.
Dpcm Natale, il nodo degli spostamenti tra regioni
Chi vive in una regione diversa da quella della famiglia e vuole tornare “a casa” per le festività natalizie dovrà farlo entro il 20 dicembre, lavoro permettendo. Lo scorso anno per le festività natalizie si spostarono oltre 10 milioni di persone. Quest’anno il numero sarà inevitabilmente inferiore ma ci saranno comunque moltissime persone che tenteranno il ritorno a casa.
Il pericolo
Studenti fuori sede, parenti lontani per i quali il cenone è una tradizione. Ieri, poco dopo la pubblicazione della bozza del dpcm, si sono registrati i primi tutti esaurito per le prenotazioni dei treni. Come riportato da Il Mattino, completi i tre Frecciarossa pomeridiani da Roma a Lecce del 18 dicembre, il Milano – Reggio Calabria delle 20.10, pieno anche il Milano- Napoli del 20 dicembre alle 6.45. I vagoni sono al 50% della capienza per rispettare le regole del distanziamento e le compagnie riorganizzano le linee.
Presi d’assalto anche i Flixbus che viaggeranno da Milano a Napoli. In particolar modo quello di sabato 19 dicembre alle 19.10. Pochi posti disponibili per la corsa del 18 dicembre alle 12 con destinazione Roma. Gli spostamenti tra Regioni, complici molti cambi di colore verso il giallo, saranno massicci perché a chi viaggia per rientrare in famiglia si aggiungono i proprietari delle seconde case.