Prende forma e si avvicina il dpcm che limiterà il Natale ai tempi del Coronavirus. Un Natale senza neve, o meglio senza sci: contrariamente a quanto accaduto in estate con spiagge affollate e discoteche aperte fino a Ferragosto, l’inverno sarà all’insegno della sobrietà e dell’accortezza.
Lo ha ribadito nella serata di ieri, lunedì 23 novembre, il premier Giuseppe Conte ospite di Otto e mezzo: “Non possiamo permetterci vacanze sulla neve, perché tutto ciò che vi ruota attorno è incontrollabile”. Dunque a dicembre nessuna settimana bianca, potrebbe riparlarsene a gennaio se i contagi non dovessero aumentare.
Il dpcm per Natale prende forma: le ipotesi
Nel periodo natalizio – come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino – l’Italia dovrebbe essere in gran parte di colore giallo. Con il dpcm che dovrebbe scattare il 4 dicembre il governo dovrebbe vietare gli spostamenti tra Regioni (forse anche tra Comuni) dal 19 dicembre o al limite dal 23. Il coprifuoco dovrebbe iniziare alle 21 al fine di vietare le riunioni tra più famiglie.
Possibile che venga concesso di ricongiungersi a genitori, figli, coniugi e partner conviventi, anche per non costringere gli anziani a un Natale in solitudine. Saranno però indispensabili mascherina, distanziamento e tamponi rapidi. Possibile inoltre che venga concessa una deroga al coprifuoco per la messa di mezzanotte della Vigilia di Natale.
Niente cenoni
“Senza misure ad hoc con il periodo natalizio si rischia di ripetere il Ferragosto e non ce lo possiamo permettere. Consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile». Insomma, sarà vietata “la socialità allargata, che di solito si accompagna alle Feste con tombolate, festeggiamenti, veglioni” ha detto Conte ospite di Lili Gruber su La7.