Site icon Occhio Notizie

Covid, verso il nuovo Dpcm: palestre chiuse e stadi senza mille persone

Lo sport con il fiato sospeso. Nel nuovo Dpcm per contenere i nuovi contagi covid le palestre saranno chiuse. Nella bozza sono permessi solo gli eventi dello sport a livello nazionale. Nel calcio avanti Serie A, B, C, e D, ma si blocca tutto il resto.

Nuovo Dpcm, palestre e piscine chiuse, cosa succede allo sport

Nuova stretta del Governo per arginare i nuovi contagi da coronavirus. Nelle prossime ore il premier Giuseppe Conte, in una conferenza stampa, illustrerà le nuove misure che colpiranno sicuramente tutti gli sport contatto a tutti i livelli dilettantistici.

Stop a palestre e piscine

Stop delle attività di palestre, piscine, impianti nei comprensori sciistici, centri natatori, centri benessere, centri termali, “fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi”.

La bozza

Secondo quanto emerge da una prima bozza, sarebbero permessi solo gli eventi dello sport di vertice a livello nazionale, quindi salterebbe quello regionale: nel calcio giocherebbero quindi Serie A, B, C e D, ma si fermerebbe tutta l’attività dall’Eccellenza in giù (in pratica vengono bloccate centinaia di squadre), nel femminile sì a Serie A e B; nel calcio a 5 avanti Serie A, A2 e B maschile e A e A2 femminile; nel basket ok ai campionati nazionali di A, A2, B nel maschile (ma questi ultimi due avevano già fatto slittare il via al 22 novembre) e A1 e A2 femminile; nella pallamano ammesse A1 e A2 maschile e femminile (le donne dovevano ancora iniziare).

Eventi sportivi senza pubblico

“Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive, nonché le sedute di allenamento degli atleti agonisti, riguardanti gli sport individuali e di squadra – riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali”.


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

 

Exit mobile version