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Riaperture dal 20 aprile? Draghi: “Non abbiamo una data, dobbiamo ridurre rischio di morte”

Mario Draghi parla delle prossime riaperture. Nel corso della conferenza stampa tenuta nel pomeriggio di oggi, giovedì 8 aprile. Una conferenza organizzata dopo la circolare firmata da Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, in merito al vaccino Vaxzevria ed ai limiti di età per la somministrazione del siero.

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“È venuto il momento di prendere decisioni” sulle fasce di età per le vaccinazioni. “Questo è al centro delle riaperture. Se riduciamo il rischio di morte nelle classi più esposte al rischio è chiaro che si riapre con più tranquillità” ha detto ancora il presidente del Consiglio Mario Draghi. “La disponibilità dei vaccini c’è e ora tocca al commissario che lavora bene. Il lavoro procede a spron battuto, ora si tratta di fare delle scelte”.

“Ho visto Salvini e le Regioni, Anci, poi anche Bersani. C’è un equilibrio. Normale chiedere aperture: la migliore forme di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole. Naturalmente condannare la violenza ma capisco la disperazione a l’alienazione di chi protesta. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, obiettivo è un mese di presenza”, ha detto Draghi sul tema delle riaperture. “La stagione turistica? Manca una data. Garavaglia dice a Giugno. Speriamo, magari anche prima chi lo sa – ha detto Draghi parlando del turismoNon diamo per abbandonata la stagione turistica, tutt’altro”.

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“Queste ultime settimane sono state piene di cose fatte e poche occasioni di incontro: più che parlare io ascolto le vostre domande”, ha esordito Mario Draghi rivolgendosi ai giornalisti. “Con che coscienza la gente salta la lista sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili?”, ha osservato il presidente del Consiglio.

“Uno può banalizzare e dire: smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani o ragazzi, psicologi di 35 anni. Queste platee di operatori sanitari che si allargano. Con che coscienza un giovane salta la lista e si fa vaccinare? La raccomandazione è usare AstraZeneca per chi ha più di 60 anni“, ha ricordato Draghi.

Sul tema dei vaccini ha preso la parola poi il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli: “Va ribadito che questo vaccino, AstraZeneca, può coprire la popolazione fragili: le scelte fatte fanno riferimento a eventi trombotici in sede inusuali ma straordinariamente rari: 86 casi su almeno 25 milioni di vaccinati”.

“La disponibilità di vaccini non è calata, i numeri sono come prima di Pasqua, sta risalendo secondo il trend previsto. Non ho dubbio sul fatto che gli obiettivi vengano raggiunti”. Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. “La disponibilità di vaccini che abbiamo in aprile permette di vaccinare chi ha più di 80 anni, in tutte le Regioni, e in parte chi ne ha più di 70”.

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