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Avellino, cinque panetti di droga nella carne macinata in carcere: il sequestro della Polizia Penitenziaria

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Cinque panetti di droga nella carne macinata: il sequestro, a seguito della scoperta, della Polizia Penitenziaria nel carcere “Antimo Graziano” di Avellino. I fatti sono avvenuti nella giornata di sabato 22 febbraio. La denuncia dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP).

Avellino, cinque panetti di droga nella carne macinata: il sequestro in carcere

La Casa Circondariale “Antimo Graziano” di Avellino si conferma ancora una volta un istituto ad alta tensione, scenario di eventi critici che mettono costantemente alla prova la sicurezza e l’efficienza del sistema carcerario. Sabato scorso, un intervento tempestivo da parte della Polizia Penitenziaria ha impedito l’introduzione di un consistente quantitativo di droga all’interno del penitenziario, evidenziando la costante pressione a cui sono sottoposti gli Agenti. L’episodio è avvenuto quando un detenuto, mostrando un comportamento sospetto, è stato notato dagli Agenti mentre trasportava un involucro dubbio all’interno del reparto. Accortosi di essere osservato, ha cercato di disfarsene gettandolo in un cestino dei rifiuti. Tuttavia, grazie al pronto intervento del personale di Polizia Penitenziaria, il pacco è stato recuperato, evitando così l’introduzione illecita di sostanze stupefacenti.

All’interno dell’involucro sono stati scoperti cinque panetti di droga – hashish e cocaina – occultati in carne macinata, per un totale di oltre 200 grammi di sostanza stupefacente. Il sequestro è stato prontamente comunicato al Pubblico Ministero di turno, accompagnato da una dettagliata relazione sugli sviluppi dell’episodio.

La denuncia

L’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP), attraverso il suo rappresentante, il dott. Leo Beneduci, ha espresso apprezzamento per il personale in servizio per l’ottima operazione svolta, ma ha anche messo in luce le gravi problematiche che affliggono il Carcere di Avellino. “L’episodio evidenzia ancora una volta le difficili condizioni in cui opera il Personale di Polizia Penitenziaria, costretto a fronteggiare situazioni estreme con organici ridotti, turni pesanti e strumenti inadeguati per combattere la criminalità all’interno delle carceri. Nonostante le sfide, gli Agenti continuano a garantire la sicurezza con grande professionalità e dedizione. Tuttavia, non possiamo pretendere che colmino con il loro sacrificio le gravi carenze del sistema. Il Carcere di Avellino si trova da tempo in una situazione di emergenza: la cronica mancanza di personale, l’assenza di risorse adeguate e l’aumento della tensione tra i detenuti rendono insostenibile la gestione quotidiana dell’istituto. La presenza di detenuti con profili altamente problematici e pericolosi, insieme alla difficoltà di monitorare i movimenti interni e alla carenza di strumenti tecnologici per la sorveglianza, facilitano episodi come quello recentemente sventato.”

“L’OSAPP segnala nuovamente un incremento significativo dei tentativi di introduzione di droga e telefoni cellulari all’interno del carcere, frequentemente facilitati dalla carenza di un sistema di controllo più efficiente. È fondamentale un intervento immediato da parte delle istituzioni per potenziare il personale e fornire strumenti adeguati per affrontare il crescente fenomeno del traffico di stupefacenti, garantendo al contempo condizioni di lavoro dignitose per gli Agenti. Non è più accettabile che il personale penitenziario venga lasciato a gestire un sistema in crisi.”

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