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“Roma Bene”, 800 euro per 100ml di droga dello stupro: pusher a processo

“Roma Bene”, 800 euro per 100ml di droga dello stupro: pusher a processo. I cinque presunti pusher sono stati rinviati a giudizio con rito immediato. Erano stati arrestati il 21 settembre per lo spaccio di shaboo e GHB.

Droga dello stupro: pusher a processo

Cinque persone sono state rinviate a giudizio dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma relativamente all’inchiesta sul traffico e spaccio di droga dello stupro a Roma. Tre persone erano finite in carcere, mentre per altre due erano state disposti i domiciliari. Il processo comincerà davanti alla corte d’Assise il prossimo 18 gennaio. Gravi, secondo il giudice, gli indizi di colpevolezza a carico degli imputati, che salteranno così l’udienza preliminare e andranno a giudizio immediato. La prima udienza del processo si terrà il prossimo 18 gennaio.

“Roma Bene”, 800 euro per 100ml di droga

Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo gestiva lo spaccio su Roma, andando sia a servire i quartieri benestanti della città, con clienti come avvocati, medici, un senatore, e vari professionisti ‘insospettabili’, ma anche le comunità etniche residenti tra Marconi e Monteverde Nuovo. I primi si rifornivano soprattutto di droga dello stupro, spendendo anche 800 euro per 100ml di stupefacente, mentre i secondi di shaboo, utilizzata soprattutto per reggere pesantissimi carichi di lavoro e non sentire la fatica.

Le indagini

Lo spaccio di droga era andato avanti anche durante il lockdown, con i corrieri vestiti da rider che rispondevano ai messaggi dei clienti su WhatsApp. Per non farsi intercettare dalle forze dell’ordine usavano parole in codice come ‘Gilda’, ‘Mafalda’ e acqua. La consegna, di solito, avveniva a domicilio. Le indagini e la relativa inchiesta sono scattati nell’ottobre 2020 in seguito all’arresto di una donna cinese trovata alla stazione Termini con circa 20mila euro di shaboo addosso. Sempre durante l’indagine, una ragazza è stata fermata dai militari davanti a Palazzo Madama, mentre stava effettuando una consegna, stavolta di droga dello stupro.

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