Negli anni Settanta, Salerno viveva un periodo di grande fermento culturale, ospitando concerti e manifestazioni di rilevanza internazionale, con protagonisti come Franco Battiato e compagnie teatrali del calibro del Living Theatre e Peter Brook, quest’ultimo parte della rassegna teatrale “Nuove tendenze” curata da Giuseppe Bartolucci. In questo clima di creatività e possibilità, si muoveva Sandro Ravagnani, un innovatore e visionario che ha dedicato la sua vita allo spettacolo in tutte le sue forme.
Ravagnani, morto a 68 anni a Parabiago a causa di un infarto, ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’intrattenimento, con una carriera che spaziava dalla televisione al circo, dalla radio alle produzioni per ragazzi come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
È morto Sandro Ravagnani, lutto a Salerno
Il suo viaggio artistico iniziò a Salerno, grazie ad Armando Pagliara, con cui scrisse la biografia della celebre Moira Orfei, della quale curò anche l’ufficio stampa. A Salerno, Ravagnani espresse pienamente il suo estro creativo, fondando alcune delle prime radio libere e lanciando format innovativi come “GiocaSalerno”, un festival itinerante dedicato ai giovani che portò in giro per tutta Italia.
Adriano De Maio, attuale direttore di RaiCinema e Fiction TV, all’epoca solo un dodicenne, fu uno dei tanti giovani che si formarono grazie a Ravagnani. De Maio ricorda Ravagnani come un uomo generoso e appassionato, che lo spinse a lottare per realizzare i suoi sogni e a dare il massimo anche quando lavoravano in ambito locale. “Non riesco ancora a credere che non ci sia più”, afferma De Maio, sottolineando come Ravagnani sia stato un maestro di vita oltre che di professione.